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Questa iniziativa riguarda l'uso di animali nei laboratori didattici; si tratta di una iniziativa articolata, ma i punti principali sono sostanzialmente due:
ottenere l'abolizione della didattica pre e post laurea su animali, senza possibilità di deroghe;
ottenere l'istituzione di un Osservatorio Nazionale che vigili sulla reale applicazione delle norme in materia di sperimentazione animale (didattica e non).
La normativa sul tema (il decreto legislativo 116/1992) afferma: "In deroga all'art. 3, comma 1, il Ministro della sanità autorizza gli esperimenti a semplice scopo didattico soltanto in caso di inderogabile necessità e non sia possibile ricorrere ad altri sistemi dimostrativi".
Quindi, in tutti i casi in cui esistono metodi alternativi non è legale usare animali. E questi metodi praticamente esistono SEMPRE, nella didattica, dato che la stragrande maggioranza di questi corsi, in Italia e nel mondo, non fa uso di animali. Eppure, si continuano a usare animali in questo campo.
La battaglia contro l'utilizzo di animali nei laboratori didattici universitari dura da molti anni, e alcuni risultati sono stati ottenuti, ma una sua esplicita abolizione ancora no; inoltre esistono corsi post-laurea per medici e altri operatori sanitari organizzati da vari enti, nei quali a volte si usano animali. Non si tratta di numeri esigui, sono in totale migliaia di animali ogni anno. Per questo parte, a giugno 2010, questa iniziativa.
Dato che nel 2008 e 2009 sono state ottenute alcune vittorie bloccando l'uso di animali in corsi post-laurea, è ora tempo di allargare l'iniziativa e portarla a livello nazionale. Grazie ai precedenti ottenuti nei corsi post laurea è infatti emerso che in molti casi il Ministero della Salute è inadempiente, e concede autorizzazioni che, secondo la legge, non dovrebbe concedere.
Ancora oggi si continuano ad uccidere animali per la sperimentazione didattica, spesso con l'autorizzazione del Ministero. La vivisezione non è quasi per nulla normata in Italia e in Europa, nel senso che lo sperimentatore ha mano libera, può fare quello che vuole, purchè lo descriva in un protocollo inviato al Ministero della Salute.
Uno dei pochissimi campi in cui la normativa è più stringente è quello della didattica: non bisogna permettere che le poche norme a favore degli animali vengano infrante in modo così plateale, è per questo occorre unirsi e partecipare in tanti a questa iniziativa per far sentire la nostra voce!
» Leggi la pagina del progetto per approfondimenti e per sapere quali sono le inadempienze del Ministero.
Per la realizzazione del presente progetto, è necessario il supporto ed il contributo di tutti. In che modo aiutare?
Segnalando immediatamente ad AgireOra Network e I-CARE ogni sperimentazione didattica universitaria o ogni corso professionale post laurea che fa uso di animali, e ogni uso di animali nelle scuole superiori, scrivendo a info@agireora.org
Gli studenti universitari possono usufruire di assistenza scientifica e legale gratuita per il loro diritto all'obiezione di coscienza e per progetti di sostituzione delle prove con animali che vengono loro proposte all'interno del piano di studi;
Scarica il dossier di I-CARE "Dossier sulla sostituzione dell'uso di animali nella didattica"
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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.
Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!