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27/01/2010
Uno "spettacolo" sottotono per il circo, ma la protesta c'è stata comunque.
Testimonianza di Gianluca
Nei giorni 26-27 dicembre 2009 e 2-3 gennaio 2010 noi del gruppo Animals Freedom Parma con la collaborazione di alcuni membri di Parma Animal Action, abbiamo protestato contro l'uso degli animali al Circo di Mosca.
Inizialmente il circo doveva attendare in zona Ravadese su suolo privato; lì gli organizzatori ci avevano confermato la presenza di cavalli, asini, cammelli e pappagalli. Successivamente il circo si è dovuto trasferire in zona fiera. Qui la musica è cambiata perché il suolo occupato era pubblico e vige un'ordinanza comunale che vieta all'interno dei circhi l'utilizzo di animali non domestici.
I circensi hanno dichiarato più volte, non solo di non avere animali ma di averli dirottati sulla sede stabile del Circo di Mosca a Torino per non avere proteste da parte degli animalisti (proteste che hanno poi puntualmente ritrovato a Torino...). Come se spostare gli animali da un posto all'altro cambiasse qualcosa del loro sfruttamento.
Gli animali selvatici non sono stati presenti solo perché lo vietava l'ordinanza parmense (infatti anche la guardia forestale si era recata all'interno del tendone per verificare che non ci fossero animali non-domestici) mentre era presente un gruppo di una decina di cani.
I cani si "esibivano" vestiti da calciatori in una partita dove un "arbitro" con una bacchetta dirigeva il palloncino a destra e a manca, mentre i cani-portieri erano legati con una catena (molto corta) ad una porta di ferro. I circensi ci hanno assicurato (ma impedito di farci vedere di persona o eventualmente documentare con una foto) che i cani erano tenuti in una roulotte riscaldata.
Poche persone ci hanno davvero ascoltati; molti erano arrivati con i bambini e non avevano nessuna intenzione di deluderli. Le frasi più ricorrenti erano "Ma il circo viene una volta l'anno, facciamo divertire i bimbi in queste fredde giornate", "Ma non ci sono animali, ci sono solo i cani" o "Ma vedrete che loro li trattano bene... vero?"
I circensi ci hanno più volte minacciati davanti alle forze dell'ordine, e oltre a questo hanno ben pensato di alzare la musica per non farci parlare con le persone e hanno posizionato un cestone davanti alla biglietteria dove le persone potevano buttare i nostri volantini. Questo fa parte del tipico teatrino che i circensi mettono in atto quando c'è un presidio di protesta.
Quello che speriamo è che chi ha ricevuto il volantino ci rifletta per la prossima volta. Per intanto, la cosa positiva è che il circo non deve aver riscosso un gran successo, visto che se n'è andato da Parma 2 giorni prima della data prevista.
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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.