icon-facebook icon-twitter icon-googleplus
Logo
CHI SIAMO    COME AIUTARCI
image_480x260

 

No al riconoscimento 'culturale' alla corsa maltratta-buoi di Chieuti

2 maggio 2018

Il Comune ha chiesto il riconoscimento e la tutela di questa "meravigliosa" corsa maltratta-buoi in quanto 'Espressione di identità culturale collettiva'. Scriviamo alla Soprintendenza dei Beni Culturali per invitarli a rigettare questa vergognosa richiesta!

Iniziativa valida fino al: 31 maggio 2019

INIZIATIVA SCADUTA!
space
megaphone
Dettagli: No al riconoscimento 'culturale' alla corsa maltratta-buoi di Chieuti

Come sapete, nonostante le proteste, cui avete partecipato in massa (grazie!), la corsa dei buoi del 22 aprile si è tenuta lo stesso e le normative di sicurezza e tutela degli animali sono state applicate solo parzialmente.

Mal gliene incolse, così a causa di un incidente il 22 aprile è morto uno spettatore, travolto da un cavallo che aveva disarcionato il fantino; è la seconda vittima di quella corsa; la prima era stata un bue durante le "prove".

Qui potete trovare il resoconto dell'accaduto:
Travolto da un cavallo, schiacciato dai buoi: tragedia alla Carrese, muore un molisano
78enne morto alla Carrese, Difesa animali: "Percorso pericoloso"

Naturalmente adesso il prefetto non dormirà sonni molto tranquilli, visto che ha permesso una manifestazione invece vietata dal suo collega di Campobasso a San Martino in Pensilis (ma ne riparleremo in un'altra protesta...).

Intanto si è scoperto che il Comune ha chiesto il riconoscimento e la tutela di questa "meravigliosa" corsa maltratta-buoi in quanto "Espressione di identità culturale collettiva".

Le associazioni animaliste stanno chiedendo alla Soprintendenza di non permettere che i "maltrattamenti culturali" siano meritevoli di tutela. E' necessario che arrivino molte mail di sostegno alle loro richieste.

Pertanto potete inviare questo messaggio per cercare di bloccare il procedimento.

Partecipa a questa protesta, basta un minuto, grazie!

space
Logo
CHI SIAMO  |  COME AIUTARCI