Filmati
Stop alla sofferenza degli animali nei circhi
Un invito a non guardare dall'altra parte e prendere posizione contro la sofferenza nei circhi.
Per condividere o scaricare il video: TV Animalista
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Sono disponibili inoltre alcuni filmati pubblicati sul sito della PETA americana. I filmati sono in inglese, ma riportiamo qui una trascrizione in italiano di tutto o parte dei contenuti.
Guarda il filmato >>> Carson and Barnes Circus Cruelty
Il filmato si articola in 3 sezioni:
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l'addestramento degli elefanti: questi poveri animali vengono obbligati ad eseguire degli esercizi contrari alla loro natura. Per fare in modo che gli elefanti facciano questi movimenti innaturali, l'addestratore li tratta con violenza ed usa attrezzi come un bastone con la punta elettrificata (che si vedrà in seguito) ed un bastone (che tiene in mano per tutto l'addestramento) dotato con un appuntito e robusto uncino con cui colpisce e strattona gli elefanti se questi non si comportanto come richiesto.
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la prigionia degli elefanti: vengono tenuti costantemente in gabbie ed incatenati con anelli che stringono la base della zampa provocando loro lesioni, anche profonde, alla pelle. Nelle loro stesse condizioni si trovano anche tutti gli altri animali.
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la depilazione degli elefanti: gli elefanti vengono depilati immobilizzandoli con un gancio sotto una zampa anteriore e passando una fiamma ossidrica su tutta la superficie della pelle. Tale operazione viene fatta senza alcuna attenzione, e talvolta la fiamma resta sullo stesso punto per un tempo consistente.
Vengono ora riportate alcune frasi dell'istruttore che spiega come trattare gli animali nell'addestramento; il linguaggio è scurrile e violento. Le frasi riportate sono la traduzione dei sottotitoli presenti nel filmato.
Strattonagli il piede! Affondaglielo nel piede (l'uncino).
Strattonaglielo! Falli urlare!
Non toccarli. Colpiscili!
Fagli male! Non li toccare leggermente. Falli urlare! Se hai paura di
fargli male, non entrare nel tendone!
Quando dico di strattonarlo, strattona il suo fot**o piede è molto importante che tu lo faccia.
Quando (l'elefante) comincia a innervosirsi troppo, con entrambe le
mani "BOOM" dritto sotto il mento.
Quando l'elefante 'cazzeggia' troppo, tu affonda il fot**o uncino con tutta la tua forza!
Affonda quell'uncino in loro... quando senti urlano, allora capisci
che hai ottenuto la loro attenzione! Solo qui sotto il tendone. Non
puoi farlo per strada.
Io non li tocco davanti a migliaia di persone... faranno tutto ciò che
voglio e questo è l'unico fot**o modo.
(dopo si lascia andare a violenze gratuite sugli animali e scherza in
preda all'eccitazione di quello che ha fatto)
Guarda il filmato >>> Animali usati per l'intrattenimento - Dietro le quinte
Vi siete mai chiesti cosa provano gli animali usati nel mondo dell'intrattenimento?
Per loro la vita è un eterno carnevale, ma non c'è molto divertimento: addestrare animali selvatici a fare cose che non capiscono e non sopportano, molto spesso richiede la forza. Colpire gli animali con fruste o bastoni uncinati è quel che si fa per mostrare loro chi è il capo; gli animali vivono così in un mondo di sofferenze e paura. Talvolta alcuni di loro muoiono a causa della violenza con cui vengono colpiti. Inoltre, quando un animale è ferito, si preferisce sostituirlo piuttosto che curarlo, perché è più economico.
I segni fisici degli uncini che li colpiscono dietro le quinte, dei viaggi in catene, dello stress trauma di questi animali si vedono dai lividi, le ferite, le ossa rotte.
Il peggior maltrattamento è far fare agli animali cose totalmente innaturali; la paura di queste cose, per loro impossibili, è superata dalla paura del dolore che viene loro inflitto: lo shock elettrico che subiscono durente l'addestramento.
I viaggi che gli animali devono sono costretti a fare tra uno spettacolo e l'altro negli spostamenti del circo è sono anch'essi traumatici: gli animali vengono rinchiusi in tre o quattro in un'unica gabbia e portati su camion non ventilati persino quando la temperatura raggiunge 50 gradi. Inoltre, le loro gabbie non vengono pulite fino all'arrivo: gli animali mangiano e dormono nei loro stessi escrementi.
Magnifici felini vengono rinchiusi in gabbie talmente piccole che non consentono loro nemmeno di girarsi, i loro istinti vengono azzerati: non posso giocare, camminare, saltare o sdraiarsi a causa delle gabbie in cui sono tenuti. Molto spesso queste non rispettano nemmeno gli standard minimi sul mantenimento di tali sfortunati animali.
Gandhi diceva che il livello di civilizzazione si vede da come la civiltà tratta gli animali. Fino a quando ci saranno questi trattamenti, non possiamo ritenerci civili.
Quindi, fai la tua parte: non alimentare gli spettacoli animali. E fai sapere agli altri cosa subiscono gli animali dietro le quinte.
Guarda il filmato >>> Fruste, bugie e filmati
I circensi vogliono far credere che i "loro" animali sono trattati con rispetto ed amore, per non far nascere avversione nei bambini e nei genitori nei confronti degli spettacoli circensi. La realtà è decisamente diversa: l'addestramento, il trasporto, il mantenimento e le cure (anche mediche) sono quelle che si forniscono ad oggetti e non ad esseri senzienti; sono tutte pratiche che stravolgono l'etologia dell'animale e lo fanno vivere in una condizione di perenne stress e terrore. È importante sapere che molti elefanti muoiono di stress oppure per le ferite provocate da catene e bastonate.
Ecco che cosa i circensi sostengono di fare in positivo per gli animali:
- Fornire agli animali una casa sicura e un trattamento attento alle loro esigenze.
- Assicurargli una dieta nutriente.
- Pulirli giornalmente.
- Addestrarli in modi che rispettino i loro bisogni fisici e psicologici.
- Fornire loro cure mediche.
- Usare tecnologie innovative per migliorare complessivamente le cure sanitarie.
- Tenerli in forma con l'esercizio fisico.
- Arricchire la loro vita con gli spettacoli.
- Contribuire alla conservazione ed al mantenimento di tutti gli animali.
- Amarli.
Ecco quello che invece fanno in realtà.
- L'unico modo per assicurare agli animali una casa sicura e un trattamento adatto alle loro esigenze è quello di lasciare intatta la struttura sociale della loro specie. Gli elefanti, ad esempio, restano in un grande gruppo familiare in cui tutti (madre, sorelle, zie e cugine) contribuiscono alla protezione e alla cura dei cuccioli e dei più deboli. Questo avviene fino a quando il piccolo raggiunge l'età di 15 anni. I cuccioli di elefante usati dai circensi sono allontanati dalla loro madre in tenerissima età, quando hanno circa 2 anni, per iniziare un brutale addestramento che può causare anche la morte del piccolo.
- Gli elefanti in natura cercano l'erba più fresca, quelli dei circhi sono nutriti con fieno (secco) e alcuni cereali come il grano. Talvolta gli elefanti cercano di mangiare l'erba fresca che trovano per strada, ma i circensi li bloccano o li tirano via.
- La pulizia degli elefanti avviene in modo brutale, gli animali vengono colpiti continuamente e bloccati per consentire la depilazione per mezzo di una fiamma ossidrica passata sul loro corpo.
- L'addestramento degli animali avviene per mezzo di fruste e bastoni con uncini appuntiti che provocano ferite dolorose e spesso permanenti oltre a continuo stress e paura.
- Gli animali, quando non vengono fatti esibire, sono tenuti incatenati allo stesso posto per molto tempo, ed i viaggi tra un posto e un altro sono ancora peggiori: viaggiano in catene o in gabbie strettissime che non vengono pulite fino a quando non arrivano a destinazione. Alcuni animali possono contrarre pericolose malattie (anche mortali) che possono risultare trasmissibile anche all'uomo.
- La più avanzata tecnologia usata nella cura, in senso lato, degli animali è il cosiddetto "bullhook", che consiste in un bastone d'acciaio alla cui estremità è fissata una punta ricurva gli animali vengono colpiti o strattonati. Altre "tecnologie" usate sono le fruste ed i bastoni dotati di dispositivi elettrici che producono scosse.
- Spettacoli a parte, gli animali passano tutto il tempo in gabbia o in catene. Secondo i circensi, incatenare gli animali è un modo per garantire la sicurezza del pubblico e degli animali. È un buon compromesso?
- In natura un orso non guida una bicicletta, un elefante non fa balletti sulle zampe anteriori ed una tigre non saltella sulle zampe posteriori e non sorride alla gente. Per far fare tutto questo agli animali, si ricorre a minacce, rimproveri e violenze gratuite affinché la paura delle conseguenze del non fare l'esercizio superi quella dell'esercizio stesso. La vita dell'animale è arricchita sì, ma di stress e paura.
- Come si possono proteggere gli animali prelevandoli con la forza dai loro ambienti naturali? Gli animali vengono strappati in modo traumatico dai loro ambienti e quelli nati in cattività vengono strappati alle loro madri prematuramente. La cattura degli animali, poi, dà inizio ad un traffico commerciale più o meno legale, ma che in ogni caso danneggia l'ambiente e gli animali.
- Amarli? C'è un vecchio detto che dice: "Se ami qualcuno, lo lasci libero". Gli animali non sono nostri. Facciamo in modo che ogni animale sia semplicemente un elefante, una tigre, un orso, un cavallo, un leone, non qualcuno che dia spettacolo.