Proteste & Materiali

Cosa possiamo fare per contribuire all'eliminazione dell'uso degli animali nei circhi?

In questa pagina riportiamo molti consigli per rendere la vita difficile ai circhi con animali e cercare di ostacolarli nella propria città. Gran parte del testo è a cura di AgireOra Alessandria, e gli esempi riportati faranno quindi riferimento al Comune di Alessandria, ma possono essere estesi a qualsiasi altro Comune.

Interventi presso le istituzioni: un'ordinanza anti-circo

Indurre il proprio Comune a far approvare un'ordinanza restrittiva contro l'attendamento di circhi con animali è un'impresa possibile, ma bisogna fare attenzione al contenuto di tale ordinanza.

Un'ordinanza di divieto totale di attendamento dei circhi con animali è poco utile: se il circo fa ricorso al TAR, vince e l'ordinanza viene annullata, perché un Comune non può vietare ciò che a livello nazionale è del tutto legale, e riceve addirittura sussidi dallo Stato.

Quello che si può fare è porre delle restrizioni, basate sul regolamento CITES del 2006, che, oltre a indicare dei requisiti minimi per le detenzione degli animali (misure dei recinti, ecc.), indica anche di EVITARE del tutto la detenzione delle seguenti specie: Primati, Delfini, Lupi, Orsi, Grandi Felini, Foche, Elefanti, Rinoceronti, Ippopotami, Giraffe, Rapaci.

Scarica il regolamento CITES "LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI E NELLE MOSTRE ITINERANTI" del 2006.

Seguire tale regolamento NON è obbligatorio: lo scopo dell'ordinanza comunale anti-circhi è appunto quello di renderlo obbligatorio, nonché di aggiungere altre restrizioni amministrative.

Il problema è che al momento non esiste ancora una ordinanza "robusta" in vigore sul tema: quella del Comune di Alessandria del 2011 ci è andata vicino, ma per alcuni errori di forma è stata annullata dal TAR nel giugno 2013.

Leggi la notizia dettagliata sull'annullamento dell'ordinanza

Da non esperti in materia giuridica, quel che riteniamo è che ci siano stati errori e incomprensioni che hanno portato all'annullamento dell'ordinanza del Comune di Alessandria:

- l'aver indicato nell'articolo 1 dell'ordinanza un divieto assoluto di detenzione di animali che invece non esiste;

- l'aver indicato nell'ordinanza sia le norme CITES del 2000 che quelle del 2006 e non aver detto esplicitamente che le specie vietate erano quelle indicate nel regolamento CITES del 2006;

- da parte del TAR, aver preso in considerazione un regolamento CITES obsoleto, e non aver considerato quello del 2006, che pure l'ordinanza citava.

La sentenza del TAR non ha invece riguardato il "Regolamento per la disciplina delle attività dello spettacolo viaggiante e dei circhi equestri" del 11 marzo 2009 (scarica un estratto del regolamento).

L'importanza di questo Regolamento, tuttora vigente, consiste soprattutto nel limitare l'attendamento a qualunque circo sul territorio comunale in un periodo limitato dal 1 novembre al 10 gennaio di ogni anno e nel non concedere più di un permesso all'anno. Inoltre viene data la precedenza ai circhi senza animali che ne facciano richiesta entro il 31 dicembre per attendare l'anno seguente. Di fatto, quindi, se un circo senza animali facesse richiesta di attendamento, avrebbe la precedenza su tutti quelli con animali e potrebbe attendarsi solo lui per quell'anno.

Cosa si può fare a livello comunale

Riteniamo che sia ancora possibile redigere un'ordinanza comunale contro i circhi con animali che possa reggere di fronte al TAR, evitando gli errori sopra menzionati.

In sostanza, si tratta di:

- prendere a modello l'ordinanza del Comune di Alessandria del 2011;

- modificare l'articolo 1 in qualcosa di simile a: "E' fatto assoluto divieto sul territorio comunale di utilizzare ed esporre animali appartenenti a specie selvatiche ed esotiche in attività di spettacolo ed intrattenimento pubblico, tranne per i circhi e le mostre zoologiche itineranti", consultandosi comunque con l'avvocatura del Comune.

- NON citare mai il regolamento CITES del 2000 ma solo quello del 2006, e in tutti i punti in cui si cita il regolamento, specificare anche la sua data; dove si citano le specie escluse, specificare che sono quelle citate dal regolamento CITES del 2006;

- aggiungere la limitazione di un solo circo l'anno, in un limitato periodo temporale, e con i circhi senza animali che hanno comunque sempre la precedenza su quelli con animali (scarica l'estratto del regolamento di Alessandria relativo a questo particolare aspetto).

Così facendo si dovrebbero avere buone speranze di ottenere un'ordinanza funzionante.

Prima dell'arrivo di un circo

L'arrivo di un circo è tipicamente preceduto da una massiccia affissione abusiva di manifesti pubblicitari di grandi dimensioni ad opera degli stessi circensi, in città e in periferia (sotto cavalcavia, viadotti, ecc.). La prima cosa da fare quindi è dare la "caccia ai manifesti" abusivi. Nella maggioranza dei casi si tratta di affissioni abusive perché in luoghi non consentiti o prive del timbro comunale che attesta il pagamento della tassa di affissione. Si documentano fotograficamente tutte le affissioni e le installazioni irregolari e si redirege un esposto (con le foto e l'indicazione di data e luogo) indirizzato al Comune e ai giornali locali per conoscenza.

Nell'esposto si chiede in sostanza di accertare le violazioni segnalate e di applicare le sanzioni di legge previste e soprattutto di recuperare l'evasione contributiva di tali affissioni addebitando ai responsabili le spese di rimozione. Si chiede di rimuovere le affissioni abusive in tempi brevi e restituire il decoro della città e della periferia. Poiché il fenomeno delle affissioni abusive ad opera degli spettacoli circensi è fatto diffuso, si chiede all'Amministrazione comunale di vietare l'attendamento di strutture circensi che si siano rese responsabili di affissioni abusive, oppure lo subordini ad una cauzione d'importo tale da consentire all'Amministrazione comunale di rientrare dalle tasse evase e dalle spese sostenute per rimuovere tali affissioni.

I circensi hanno anche l'abitudine di apporre indicazioni (come frecce) per raggiungere il circo su cartelli stradali o sui loro sostegni, il che risulta illegale e contrario al Codice della Strada (art. 38 comma 8).

Inoltre sono soliti tappezzare bidoncini e bidoni della spazzatura, cabine telefoniche, centraline di distribuzione dell'energia elettrica, lampioni, ecc. delle loro locandine, cosa del tutto illegale, o farle esporre nelle vetrine dei negozi senza avere il timbro di affissione, cosa anche questa illegale (se c'è il timbro è legale l'affissione in vetrina, mentre tutte le altre affissioni sono sempre e comunque illegali, timbro o meno). Si può documentare anche tutto questo, denunciare lo stato di degrado e inviare la documentazione prodotta alla Polizia Municipale.

Gli esposti possono essere fatti da associazioni o da singole persone. Meglio se pervengono più esposti da più parti, per esempio da diverse associazioni animaliste locali o da più persone singole.

Contemporaneamente alla diffusione dei manifesti e delle locandine dei circensi, si chiede ai negozianti di esporre anche le locandine che invitano a NON visitare i circhi con animali avendole ovviamente prima fatte vidimare dall'Ufficio affissioni del Comune.

Sempre nei negozi si può inoltre consegnare il volantino per i negozianti che li invita a non esporre la locandina del circo.

La locandina, il volantino per i negozianti, e altri volantini sul circo, possono essere richiesti dal sito di AgireOra Edizioni:
Richiedi i materiali informativi contro il circo con animali

Oltre a questo, si mandano comunicati stampa e lettere di dissenso nei confronti del circo con animali ai giornali locali.

Poi si può controllare il terreno: se il terreno risulta privato (lo si può verificare dal Catasto) chiederne ragioni al Comune, se risulta a norma per ospitare uno zoo, dove vengono scaricati i liquami degli animali, se ci sono fognature adeguate, ecc..

Per il resto, si telefona e si scrive in Comune per sollecitare controlli senza preavviso e per chiedere norme più restrittive attraverso ordinanze specifiche, nei confronti dei circhi con animali, sull'esempio di altre città, come sopra indicato.

Quando il circo è in città

Quando il circo è ormai arrivato, si organizzano dei presidi di protesta e di contro-informazione davanti all'ingresso. Importante è il giorno del debutto, ma poi si prosegue nei giorni successivi.

Si portano striscioni e volantini informativi da dare al pubblico. Si parla col pubblico in arrivo spiegando la crudeltà del circo. Per i sit-in è necessaria la notifica alla Questura di zona. La richiesa va inoltrata via fax 3 giorni prima della data dell'evento. Prendere contatto con la questura di zona per sapere a chi inoltrare il fax.

Leggi le istruzioni dettagliate per organizzare un presidio contro il circo: viene spiegato come preparare i cartelloni, come richiedere i materiali informativi, quali permessi sono necessari, ecc.

Se non c'è la stampa o non la si è chiamata appositamente, si documentano i presidi, si scrive un articolo e lo si manda ai giornali per rendere maggiormente visibile il nostro dissenso.

Scrivi a circhi@agireora.org per avvertirci del presidio, così lo pubblicizziamo nella mailing list! Quando il circo se ne sta andando, cerca di capire in che città si sta spostando, e scrivici per avvertire gli attivisti di quella città, in modo che la protesta continui!

Ecco il fac-simile di richiesta da inviare alla Questura:

 


Data: ../../....

Da: Nome e Cognome, Via, Citta', telefono   
A: Questura di Citta', att. Persona contattata

Spett.le Questura di Citta',

scrivo per notificare il volantinaggio che avverra'
in data ../../.... dalle ore ..... alle ore ..... presso
il circo Nome Circo attendato in luogo, a Citta'.

Gli attivisti, in numero totale di ..., si posizioneranno
vicino alla biglietteria.
I partecipanti effettueranno volantinaggio
informativo, per spiegare al pubblico le condizioni in
cui vivono gli animali nei circhi, parleranno col
pubblico in arrivo e mostreranno striscioni.

I partecipanti saranno presenti a titolo personale,
e non rappresentano alcuna associazione.

Distinti saluti,

Nome e Cognome


Oltre a fare i presidi, si continuano a sollecitare controlli da parte delle autorità e dell'ASL. Se in città ci sono guardie zoofile di un'associazione animalista, la cosa migliore è chiedere a loro di fare i controlli.
I controlli possono essere fatti dalla ASL, dal Corpo Forestale dello Stato e dai Carabinieri ognuno per le rispettive competenze al fine di:
valutare le condizioni di detenzione degli animali, scarico delle deiezioni, il controllo dei documenti Cites di accompagno degli animali, la verifica dell'applicazione del documento della COMMISSIONE SCIENTIFICA CITES "CRITERI PER IL MANTENIMENTO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI E NELLE MOSTRE VIAGGIANTI". Scarica qui il volantino CITES.

Si vigila sul fatto che i circensi non organizzino sfilate di animali in giro per la città. Questo può essere esplicitamente vietato da un eventuale regolamento comunale di tutela degli aninali (per esempio quello di Alessandria prevede un divieto in questo senso), ma anche se non esiste un regolamento in merito si tratta comunque di un'attività illegale, anche solo per semplici questioni di sicurezza pubblica, quindi va fatto un esposto ai carabinieri.

Le reazioni dei circensi: le multe e le proteste ingenerano inevitabilmente frustrazione nei circensi, i quali attribuiranno agli animalisti ogni disavventura (per esempio stacco della luce durante lo spettacolo o altri inconvenienti, dovuti in realtà a loro allacciamenti abusivi alla rete elettrica...). Scriveranno anche loro ai giornali, muoveranno denunce senza fondamento per la contro-pubblicità da noi operata. Saranno stanchi dei continui controlli e reagiranno in malo modo agli stessi... (come avvenuto in Alessandria aggravando la loro posizione nei confronti del Comune).

Quando il circo se ne va

Appena il circo alza le tende sarebbe bene recarsi sul luogo dov'era attendato e fotografare lo stato del terreno lasciato dai circensi: sporcizia (prima dell'arrivo dei mezzi che ripuliscono il tutto), buche e danni. Anche per questo si può mandare una lettera ai giornali e in Comune.

Se il circo resta in zona, informare di tutto quanto avvenuto nella propria città anche nella città in cui il circo si sposta (affisioni abusive, irregolarità, proteste, ecc.). Si avvisano gli attivisti della zona di continuare i presidi al circo in arrivo.

In tutto il resto dell'anno

Si possono organizzare dei semplici banchetti informativi tutto l'anno:

e eventi culturali di un certo rilievo in cui si invita la cittadinanza o le scuole e gli amministratori sensibili, sul rispetto degli animali in generale e sulla loro condizione di prigionia e sfruttamento nei circhi, in particolare. Può essere fatto attraverso spettacoli, conferenze, ecc.

È importante dare corso a queste iniziative con una certa periodicità (in Alessandria si organizzano uno o due cicli di 4 conferenze all'anno su argomenti antispecisti) per formare una sensibilità animalista, e in virtù di questa chiedere in ogni occasione possibile all'Amministrazione della città un Regolamento o un'ordinanza restrittiva sull'attendamento dei circhi con animali o per altre situazioni (fiere del cucciolo, vendita di animali, ecc.).

In Alessandria è stato fatto così. Grazie soprattutto alla sensibilità animalista di alcuni amministratori e alla loro attenzione, molte delle nostre istanze sono state accolte. A loro soprattutto va il merito di aver prima redatto un Regolamento per la tutela e il benessere degli animali e poi un'ordinanza specifica sui circhi con animali.