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15/03/2016
Testimonianza di Dora
Sono una maestra di Scuola Primaria, nonché volontaria di un'associazione, "Noi Come Loro", con sede a Tricase (Lecce), che combatte da anni i maltrattamenti di ogni tipo sugli animali, la piaga del randagismo, l'affollamento e le inaccettabili condizioni di vita dei canili.
Il mio progetto, dal titolo "Gli animali intorno a noi: conoscerli, rispettarli, aiutarli", nasce quindi dalla necessità di contribuire ad un più rapido cambiamento di una mentalità poco o per niente rispettosa degli animali.
Ho dunque approntato un progetto che ha coinvolto tutti gli alunni del mio Istituto Comprensivo Diso, con le seguenti finalità:
Di grande utilità mi è stato il percorso suggerito da AgireOra Edizioni e il materiale, inviatomi gratuitamente dalla stessa associazione, che ho distribuito agli alunni a fine incontro.
Ho introdotto il tema con un cartone animato dei Barbapapà in cui il protagonista viene rinchiuso in una gabbia di uno zoo. Questo cartone mi ha dato la possibilità di avviare una conversazione guidata sulle differenze e somiglianze dei vari esseri viventi, al fine di far capire agli alunni che gli animali possono come noi provare emozioni e sentimenti, che ci sono cose che li rendono felici ed altre che li addolorano e li intristiscono, che non tutti gli uomini sono buoni nei confronti degli animali e che a volte li maltrattano facendoli soffrire.
A fine conversazione ho letto loro il triste racconto della cattura, prigionia e maltrattamento di "Ottorino l'elefantino" e da qui mi sono agganciata al tema dei maltrattamenti degli animali nei circhi. Durante la lettura, ho fatto scorrere le immagini di un elefantino vero in fase di addestramento, con zampe legate e quant'altro, per dare maggiore forza al racconto e renderlo quanto più veritiero possibile.
Dopo il racconto ho proiettato un bellissimo video, "Passione natura", sul vero comportamento degli animali selvatici (tigri, leoni, ippopotami, ecc..) nel loro habitat naturale ed uno relativo esclusivamente agli elefanti. A seguire ho proposto loro altri due video sulla vita degli animali selvatici imprigionati nei circhi: "ALBS campagna circhi per un circo senza animali" e "In gabbia con la tigre".
Dopo questi video ho avviato una conversazione sulle sofferenze di questi animali durante la prigionia di una vita intera trascorsa nei circhi, commentando le immagini fotografiche di animali in gabbia, incatenati, ridicolizzati, cercando di far loro comprendere come questi animali vengano privati non solo della libertà ma anche della dignità.
Successivamente ho proiettato e commentato l'opuscolo "Zoo, acquari e circhi visti con gli occhi degli animali", che poi ho distribuito loro. Infine ho proposto la meravigliosa alternativa del circo contemporaneo, proiettando alcuni brevi filmati dello spettacolo "Mondi Lontani del Cirque du Soleil", per fargli capire che ci si può divertire senza dover necessariamente causare sofferenza ad altri esseri viventi.
Il secondo incontro, che ho programmato per i primi di aprile, prevede il tema degli animali d'affezione, cani in particolar modo.
La prima esperienza è stata davvero bellissima e molto soddisfacente in quanto i bambini hanno partecipato tutti con vivo interesse, hanno dimostrato una spiccata sensibilità nei confronti di tutti gli esseri viventi ed hanno acquisito subito le nuove conoscenze, condivise poi con la famiglia.
Infine, per lasciare traccia di questa entusiasmante e formativa esperienza, ogni classe ha realizzato dei lavori: relazioni, cartelloni, volantini. Ed è stato molto emozionante ritrovare le mie parole nei loro testi e constatare l'avvenuta acquisizione dei concetti che gli erano stati proposti.
Uno di loro ha scritto: "Quante volte ci è stato detto che gli animali vengono trattati bene, soprattutto negli zoo-safari, ma non è vero. Gli animali non si possono accontentare di 2 metri quadri perché loro hanno molte più energie di noi e possono correre fino a cinquanta km al giorno, in più devono vivere in branco, non in solitudine. Nei circhi invece ci mostrano che gli animali vengono trattati bene, ma non è vero, lo fanno solo durante gli spettacoli. Otto animali su dieci muoiono nei circhi. Quindi la soluzione è non pagare chi maltratta gli animali, anche perché ci sono quei circhi più divertenti, chiamati circhi contemporanei che non sfruttano gli animali."
Un altro bambino: "Nei circhi gli animali non mangiano, non si muovono, vengono picchiati e talvolta uccisi se non eseguono un comando. Pensate che gli orsi vengono ridicolizzati, gli viene messo un tutù, gli viene legata la bocca e vengono messi sopra motorini e biciclette e se non eseguono i compiti vengono frustati. Gli unici sentimenti che provano sono: angoscia, solitudine e paura. Allora contribuiamo anche noi a far chiudere i circhi, parchi acquatici e gli zoo, non partecipando a questi orribili spettacoli."
Visti i numerosi maltrattamenti degli animali che continuano a perpetrarsi quotidianamente, ritengo che l'unica via di uscita dall'arretratezza culturale che genera questi comportamenti vergognosi, sia promuovere e formare una sensibilità per i diritti degli animali mediante un'incisiva azione educativa, soprattutto dei più piccoli, che si trovano in un'età in cui è ancora possibile farli riflettere senza che abbiano subito troppi condizionamenti dall'ambiente sociale e familiare in cui stanno crescendo.
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