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Sono tante le attività che si possono svolgere localmente, da soli o con un piccolo gruppo di persone, anche solo 2, per iniziare (raccogliendone altre nel tempo in ciascuna iniziativa). Qui diamo alcuni suggerimenti pratici, se avete altro da suggerire, scriveteci!
Oltre a quanto elencato qui, trovate suggerimenti per diverse attività nelle varie campagne promosse da AgireOra.
Come singoli, ci si può impegnare nella diffusione di informazioni on-line: con un impegno di un paio d'ora la settimana in totale, si possono ottenere buoni risultati, diffondendo notizie e campagne per sensibilizzare i lettori. Ecco alcuni spunti:
Esistono svariati materiali informativi su vari argomenti, disponibili sul sito di AgireOra Edizioni previo rimborso delle spese di stampa.
È molto importante darsi da fare per distribuire tutti questi materiali in tutti i luoghi adatti: i materiali come volantini e opuscoli possono essere portati in biblioteche, sale d'aspetto, studi veterinari, ecc. O anche dati ad amici e conoscenti in modo che approfondiscano certe tematiche.
Per quanto riguarda la distribuzione nei negozi, esiste l'iniziativa "Divulgazione nei negozi".
Chi ha un negozio, fisico o on-line, può richiedere ad AgireOra Edizioni materiali informativi a sua scelta (che gli verranno inviati gratuitamente), da mettere a disposizione nel proprio negozio, o da inviare ai clienti all'interno dei pacchi per i negozi on-line.
Tutti possono partecipare facendosi carico di informare i negozianti potenzialmente sensibili su questa tematica, e magari provvedendo direttamente a "rifornirli" se non vogliono interessarsi in prima persona di questo aspetto.
Le locandine informative possono essere messe nelle vetrine dei negozi e in altri luoghi, come bacheche di università, biblioteche, posti di lavoro, ecc. Non per strada, sui muri, sulle cabine del telefono, sulle fermate dei pullman, è illegale e non va assolutamente fatto, perchè poi arrivano multe salate a chi ha realizzato la locandina (non a chi l'ha messa...).
Per poterle esporre nelle vetrine dei negozi serve il timbro del
comune, qui ci sono varie indicazioni:
Permessi necessari per le affissioni.
Qui sono elencate le locandine disponibili sul sito di AgireOra Edizioni, divise per argomento.
Esiste anche l'iniziativa Affissioni lampo, che richiede solo qualche minuto al mese. Consiste nell'affissioni di semplici locandine, non in spazi pubblici, ma sulla propria auto e nelle bacheche interne del posto di lavoro, scuola, palestra, circoli culturali vari che ciascuno frequenta, ecc.
Un'iniziativa da fare come singoli o piccoli gruppi, che richiede un piccolo impegno di tempo e denaro e ha un ottimo potenziale è quella dell'affissione di manifesti comunali, anche quelli "giganti" da 6x3 metri. Ecco come partecipare:
Campagne a manifesti
Manifesti giganti 6x3
Di circhi con animali ne arrivano in continuazione in tutte le città: organizzare un presidio non è difficile, almeno si può far presente alle persone quanto soffrano gli animali, tanti non se lo immaginano, e per la prossima volta ci penseranno...
Qui ci sono tutte le indicazioni dettagliate su come organizzarsi e bellissimi cartelloni da scaricare e stampare.
Esistono in Italia molte fiere "tradizionali", vecchie anche di secoli, all'interno delle quali vengono allestiti dei "mercati del bestiame" in cui i condannati a morte sono esposti al pubblico: quale luogo migliore per organizzare un presidio per spiegare alla gente che fine faranno quegli animali così "carini" e mostrare che questa morte e sofferenza non sono affatto necessarie?
Essendo questo un presidio non solo informativo ma anche di protesta,
occorre inviare la notifica alla questura, come indicato qui:
https://www.agireora.org/attivismo/guida.html#permessi_sitin
In sostanza, questo è necessario perchè l'obiettivo della protesta (in questo caso, gli allevatori) faranno di tutto per farvi sloggiare, chiameranno i vigili, la polizia, ecc. ma se voi avete segnalato il presidio non avrete problemi.
È importante realizzare cartelloni con brevi slogan ben visibili ed efficaci, qualche foto, striscioni, ecc. Anche avere un megafono è importante, per spiegare alle persone la sofferenza degli animali e l'impatto sull'ambiente e della nostra salute del consumo di carne.
Ecco un esempio di un presidio di questo tipo:
Presidio alla Fiera di San Giorgio in Alessandria.
Questo genere di volantinaggio può essere fatto davanti a una pellicceria o a un qualsiasi grande magazzino che venda capi con colletti o polsi in pelliccia, se si vuole fare un presidio di protesta contro quel determinato negozio.
Oppure, ancora meglio, per una iniziativa di informazione più generale, si può fare un volantinaggio in una piazza di grande passaggio, non prendendo come obiettivo un negozio, dunque, ma avendo come scopo quello di informare tutti i passanti sul problema generale degli inserti in pelliccia.
Qui ci sono tutte le indicazioni, i cartelloni, volantini, video, per
organizzare per il meglio un evento come questo:
Campagna "Stop inserti in pelliccia".
Per questi volantinaggi, che informano sulla scelta vegan, non servono permessi, perchè non si tratta di una protesta ma di un volantinaggio informativo, e basta una sola persona (se si è di più, tanto meglio, ma non è necessario).
In sostanza, si tratta di posizionarsi all'ingresso di una università e volantinare agli studenti un pieghevole che spiega la scelta vegetariana e vegan, affrontata dal punto di vista etico della sofferenza degli animali. Il pieghevole è snello, ma comunque abbastanza approfondito, con foto a colori di allevamenti e macelli, ma con in copertina foto di animali carini e teneri :-)
Leggi come fare nella pagina del Progetto "Adotta un'università"
Leggi anche le testimonianze di chi ha già partecipato.
Organizzare una cena benefit vegan serve a un duplice scopo: mostrare che i vegan non mangiano solo erba, ma che al contrario i piatti che si possono preparare sono buonissimi e vari, e, allo stesso tempo, raccogliere un po' di fondi per autofinanziare le proprie attività (magari per coprire le spese dell'organizzazione di una conferenza pubblica, o per ordinare dei materiali informativi da divulgare in giro) oppure per aiutare un rifugio che ha bisogno.
Che cosa vi serve per iniziare? Occorre:
trovare un locale che possa ospitare la cena; va bene un ristorante o un circolo, che vi noleggi la sala, magari nel suo giorno di chiusura o in una serata in cui non hanno molti clienti. Se vi danno la sala gratis è meglio (magari loro si occupano delle bevande, così hanno il loro guadagno, e la ristorazione la gestite voi), ma anche pagare qualcosina va bene, purchè il costo sia ragionevole.
Avere delle persone che sappiano cucinare bene. Questo non basta, perchè cucinare per 4 o anche 8 persone non è come cucinare per 80... però potete iniziare da piccole cene con 20-30 coperti e man mano farvi un po' di esperienza.
Pubblicizzare il tutto. Trovare commensali non è difficile, basta tenere un prezzo basso (fate il conto di quanto vi costano gli ingredienti, e triplicate, quello sarà il costo della cena da far pagare): per una serata conviviale le persone si trovano senza problemi, molto più difficile è farle venire alle conferenze. Scriveteci per pubblicizzare l'evento on-line! In locale, potete preparare volantini e locandine e metterli in giro nei negozi, e mandare la notizia ai giornali locali.
Vedrete che a organizzare una cena alla fine vi divertirete: è faticoso, sì, ma anche divertente!
Un esempio:
Cena benefit a Rimini
Un ottimo modo di fare vedere che "vegan si può" è organizzare un tavolo di assaggi vegan "a offerta libera" in fiere, mercatini, feste su vari argomenti organizzate localmente, ma anche semplicemente per strada in città.
Nel primo caso basta informarsi con gli organizzatori della fiera su come fare ad avere uno spazio, nel secondo caso basta il permesso di suolo pubblico, e poi preparare un po' di torte salate, crostini con vari patè, e altri piatti che si possano gustare freddi, oltre a varie torte dolci, così si fa vedere che le torte vegan si possono fare, eccome!
Qui ci sono tutte le istruzioni dettagliate per organizzare una
iniziativa di questo tipo:
Campagna "Assaggi vegan".
Uno dei metodi alla portata di tutti per distribuire materiale informativo, parlare con le persone, raccogliere firme sulle petizioni in corso, e raccogliere fondi per le proprie attività, è il tavolo informativo.
Non serve essere un'associazione per tenere un tavolo: se non siete una onlus, occorre pagare le marche da bollo per la richiesta, ma in ogni caso il costo è basso, ed è diritto di tutti organizzare tavoli, non solo delle associazioni.
Qui ci sono tutte le indicazioni su come organizzarsi:
Guida all'organizzazione di tavoli informativi.
Ecco tutto quanto c'è da sapere per organizzarsi con la proiezione di video per strada, compreso un utilissimo manualetto che spiega come poter usare la TV senza bisogno di un generatore di corrente: Video in piazza
Allestire una mostra a cartelloni in centro città dà la possibilità di avvicinare molte persone, in modo non invasivo, per fare informazione sulla scelta vegan.
È già disponibile una mostra molto ricca sulla scelta vegan, che tratta di tutti gli aspetti: etico, ambientale, sociale, salutistico, culinario e storico.
Tutti i materiali e le indicazioni su come organizzarsi sono alla pagina della Campagna "Mostre vegan".
L'organizzazione di una conferenza è un po' laboriosa, ma del
tutto realizzabile se ci si mette d'impegno. Soprattutto è
importante pubblicizzare bene, se si tratta di una conferenza
pubblica, mentre per organizzare un incontro in una scuola la parte
più difficile è avere un contatto all'interno delle
scuole stessa. Qui ci sono molti consigli utili:
Guida all'organizzazione di conferenze pubbliche.
Le conferenze più utili sono quelle sull'alimentazione, perchè ciascun uditore può prendere autonomamente la decisione di smettere di mangiare animali e loro prodotti, mentre le conferenze, per esempio, sulla vivisezione, non possono produrre risultati immediati, perchè nessun singolo cittadino ha il potere di fermare la vivisezione, mentre ha certamente il potere di decidere cosa mangiare, dipende solo da lui, non dalle leggi!
In ogni caso, ogni conferenza è utile, per sensibilizzare sulle varie tematiche e magari anche per farne parlare i giornali locali.
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