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22/01/2011
Un presidio a una "lezione" sulla lavorazione della carne di maiale, per spiegare la parte violenta rimasta nascosta.
Il nostro gruppo a difesa dei diritti degli animali - Animals Freedom Parma - è composto da semplici persone legate dalla necessità di far sentire il grido di dolore degli animali. In occasione della sagra "Al gir d'la cova dal gozen", una "festa" basata sulla lavorazione della carne di maiale e sugli stand gastronomici a base di cadaveri di maiali, che si e' tenuta sabato 15 e domenica 16 gennaio in provincia di Parma, non ci siamo presentati in piazza con l'intento di provocare, ma solo di informare.
Infatti siamo rimasti in fondo, ad osservare, con i nostri pensieri "appesi al collo" e i volantini in mano, in silenzio e ad ascoltare. Solo alla fine della macabra "lezione" ai ragazzini delle scuole sulla lavorazione dei maiali uccisi, i ragazzini stessi attirati dai "portavoce degli animali" con maschere simpatiche da maialino, si sono avvicinati incuriositi, espresso il loro parere e ritirato i volantini di sensibilizzazione a "fumetto" fatti per i più piccoli.
Cosi' almeno abbiamo potuto informarli sulla parte che la "lezione" non ha mostrato loro: la parte in cui l'essere vivente, in questo caso il maiale, viene privato della sua vita, viene atrocemente calpestata la sua dignità, ignorando il terrore nei suoi occhi, i suoi lamenti e le grida di pietà. Viene fatto vedere che il maiale viene "smontato" e pari quasi che l'animale sia stato contento di arrivare alla morte.
Il sindaco del paese (Mezzani) s'è avvicinato a noi alla fine della "festa rovinata", come sosteneva lui, e ci ha consigliati di andare a protestare in "Tunisia o in Algeria". Noi materialmente siamo qui, e vorremmo dire che non è stata nemmeno una protesta, rappresentavamo solamente la parte mancante di un'informazione un po' troppo di parte, e un po' superficiale che si stava dando in quel contesto. Questo tipo di "lezioni" non sono altro che pubblicità commerciale al consumo di carne, non viene mai detto che la "fetta di prosciutto" o la "salsiccia" non e' solo una questione di gusto e sapore, ma anche di vita altrui (animali non umani, ma senzienti, che provano emozioni e hanno sentimenti che lo si ammettere o meno), di salute personale, di ambiente (inquinamento, spreco di risorse), di fame dei paesi poveri (perchè i loro terreni sono sfruttati per foraggiare gli animali da allevamento per i paesi "ricchi").
Il primo cittadino di Mezzani ci ha proposto un'incontro con macellai e veterinari dicendoci che in cambio non ci voleva vedere lì, che eravamo come musulmani che interrompevano la messa. A noi più che una proposta è sembrato un ricatto e abbiamo rilanciato dicendo che saremmo rimasti alla sagra ma avremmo anche voluto partecipare all'incontro. A noi interessa parlare con le persone, informarle, perche' oltre al "gusto" c'è un raccapricciante rovescio della medaglia, dopo di che ognuno potra' scegliere se salvare o meno gli animali.
Animals Freedom è un gruppo che ha gia' organizzato conferenze, banchetti dove poter trovare materiale informativo, video, consigli, ricette, assaggi di cucina vegana ecc. Cerchiamo ci essere presenti in questi contesti diseducativi, che insegnano ai ragazzini che l'animale è un oggetto, e come tale gli possiamo fare quello che ci pare... contesti che "allevano" future persone insensibili alla sofferenza altrui. Questa "festa" secondo noi è un insulto. Alla dignità animale, alla terra divorata dall'inquinamento e alle popolazioni che anche per colpa nostra muoiono di fame.
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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.