Consumo di carne e antibiotico-resistenza

Condividi:

28/04/2011

Due nuovi studi confermano la pericolosita' dell'utilizzo di antibiotici negli allevamenti.

[COMUNICATO STAMPA]
NUOVI STUDI IN EUROPA E U.S.A. RILANCIANO
L'ALLARME PER L'USO DI ANTIBIOTICI NEGLI ALLEVAMENTI:
GRAVE PERICOLO PER LA SALUTE PUBBLICA.
CAUSA PRIMA: TROPPI ANIMALI ALLEVATI,
CONSUMI DI CARNE TROPPO ELEVATI.
28 aprile 2011

Due recentissime pubblicazioni, una targata USA e un'altra relativa invece all'Europa, ci dimostrano per l'ennesima volta quanto sia preoccupante l'uso e l'abuso di antibiotici negli allevamenti intensivi, prassi ormai consolidata e in continuo aumento. I due nuovi studi confermano la pericolosità di un uso così estensivo di antibiotici, non a scopo curativo ma "preventivo" o di mero promotore dell'accrescimento più veloce degli animali: il problema di base è che in questo modo si sviluppano ceppi di batteri resistenti a uno o più antibiotici, e dunque quando è necessario curare una reale malattia infettiva, che sia negli animali o nell'uomo, gli antibiotici non sono più efficaci, con grave pericolo per la salute e con un significativo aumento del numero di decessi.

Lo studio europeo è stato pubblicato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nell'aprile 2011 e si intitola "L'antibiotico resistenza da una prospettiva di sicurezza alimentare in Europa". Già nell'introduzione il dossier spiega come gli antibiotici abbiano rivoluzionato il trattamento delle malattie infettive, ma che il loro uso e abuso ha causato lo sviluppo e la diffusione dell'antibiotico-resistenza. Questo è diventato oggi un problema significativo: ogni anno, nella sola Unione Europea, oltre 25.000 persone muoiono per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici, vale a dire ceppi di batteri che nel corso del tempo si sono "adattati" in modo tale da risultare immuni all'effetto di uno o più antibiotici.

Il dossier dell'OMS sottolinea che questo è anche un problema di sicurezza alimentare: l'uso di antibiotici negli animali d'allevamento - per la cura e la prevenzione di malattie o per l a promozione della crescita - contribuisce in modo sostanziale alla comparsa di batteri resistenti e consente ai batteri portatori dei geni responsabili di tale antibiotico-resistenza di diffondersi dagli animali agli umani attraverso la catena alimentare.

Lo studio statunitense è stato pubblicato sempre nell'aprile sulla rivista scientifica "Clinical Infectious Diseases" e si intitola "La resistenza multipla dello Staphylococcus aureus nella carne in USA". In esso i ricercatori spiegano come circa la metà di tutti i prodotti carnei (compreso il pollame) venduti negli Stati Uniti siano contaminati da un tipo di batterio, chiamato Staphylococcus aureus, che risulta tra le maggiori cause di infezioni nel mondo. Tale batterio ultimamente è stato oggetto di studio a causa della crescente mortalità associata all'antibiotico resistenza, in particolare resistenza multipla, in quanto un nuovo ceppo, l'ST398, è resistente a diversi antibiotici e colonizza le persone che lavorano nel settore degli allevamenti. Vari studi hanno già dimostrato un'alta prevalenza di ceppi di tale batterio con resistenza multipla in allevamenti in Europa, Canada e USA.

Il nuovo studio ha valutato la presenza di S. aureus antibiotico-resistente in vari campioni di carni di 80 marche diverse in 26 negozi a Chicago, Washington, D.C., Los Angeles, Fort Lauderdale, Flagstaff. I batteri si trovavano soprattutto nella carne di tacchino, di maiale, di pollo e di manzo. Nei prodotti infetti, oltre la metà, il 52%, presentava il ceppo antibiotico-resistente del batterio, rivelando così una situazione decisamente preoccupante. In precedenza erano già state svolte indagini da parte del sistema di monitoraggio nazionale sulla resistenza antimicrobica, che aveva indicato come la carne fosse spesso contaminata da ceppi resistenti a diversi farmaci dei batteri Campylobacter, Salmonella, Enterococcus ed Escherichia coli.

Questo scenario è abbastanza grave da far capire, al pubblico e alle istituzioni di ogni livello, quanto sia necessario cambiare modello alimentare, e diminuire in modo drastico il consumo di carne e altri alimenti di origine animale: l'uso massiccio di antibiotici è infatti sempre più necessario negli allevamenti, perché gli animali sono tenuti in condizioni di tale affollamento e di sofferenza fisica e psicologica che non sarebbero in grado di sopravvivere senza farmaci e sostanze chimiche di vario genere. Non è realisticamente possibile mantenere gli attuali ritmi di produzione e allo stesso tempo cambiare le condizioni di allevamento in modo da non rendere più necessari antibiotici ed altri farmaci.

Solo il passaggio a un'alimentazione a base vegetale, iniziando fin da subito con una drastica diminuzione dei consumi di carne, pesce, latte e uova, può eliminare questo problema, che sta costando la vita a un numero sempre maggiore di persone e che, se non risolto in tempo, può portare a catastrofi di portata ben maggiore.

Questa è una responsabilità non solo delle istituzioni, ma anche dei singoli cittadini: ciascuno sceglie "cosa mangiare" e le scelte alimentari sono l'arma più potente che abbiamo come singoli per salvaguardare la salute nostra, della collettività, del pianeta e degli animali.

Fonti:

Waters AE, Contente-Cuomo T, Buchhagen J, et al. Multidrug-resistant Staphylococcus aureus in US meat and poultry. Clin Infect Dis. Published ahead of print April 15, 2011:doi:10.1093/cid/cir181.

Dossier Organizzazione Mondiale della Sanità: Tackling antibiotic resistance from a food safety perspective in Europe, aprile 2011

Comunicazione a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana SSNV e
NEIC, Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione

Hai un sito o un blog? Se vuoi in pochi secondi puoi avere un box con le ultime notizie di AgireOra aggiornate in tempo reale per i tuoi visitatori. Leggi come inserire il Box Notizie sul tuo sito!

Iscriviti alla Mailing list

Iscrivendoti accetti l'informativa sulla privacy.

Segui le nostre attività:

Vuoi sostenerci?

Il 100% della tua donazione verrà usato per gli animali.

Da oltre 20 anni AgireOra esiste solo grazie al continuo lavoro di volontari non retribuiti e delle donazioni di persone come te.

26%

Aiutaci a distribuire 500 Vegan Starer Kit | Dettagli »

Obiettivo: Spedire l'opuscolo Vegan Start Kit a 500 persone (1250 €)

Oppure con bonifico bancario

Altri obiettivi

"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi