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21/02/2007
Una petizione contro le terribili condizioni in cui le pecore australiane sonoesportate in medio oriente ci da' lo spunto per raccontare cosa c'e' dietro laproduzione della lana, che molti ritengono un materiale "non cruento".Ma vi siete mai chiesti che fine fanno le pecore utilizzate? Una fine non bella,come tutti gli animali "usati" per produrre qualcosa...
Il 50% della lana "merino" usata nel mondo viene dall'Australia. Li', gli agnelli sono sottoposti a una procedura chiamata mulesing, che consiste nello strappare dal loro posteriore grossi pezzi di pelle e carne, senza anestesia, in modo da creare delle zone senza lana che "proteggano" gli animali dalle infestazioni delle larve di mosche.
Inoltre, dappertutto e non solo in Australia, la tosatura viene praticata senza nessuna cura per gli animali, spesso con mezzi meccanici che provocano dolore e ferite.
E quando le pecore non sono piu' buone per la produzione di lana e devono essere sostituite con animali piu' giovani, che fine credete che facciano? Avete mai visto da qualche parte dei rifugi per pecore?
Quel che succede e' che gli animali vengono macellati, e la loro carne venduta, e non potrebbe essere altrimenti, perche' non e' economicamente e praticamente sostenibile il mantenimento di animali improduttivi. In particolare, molte pecore australiane vengono "spedite" via nave nel Medio Oriente, su navi affollatissime.
Piu' di 4 milioni di pecore sono state esportate in questo modo nel 2005 verso il Medio Oriente e piu' di un milione verso l'Arabia Saudita. Altre destinazioni sono il Kuwait, la Giordania, il Bahrain, Oman, gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar. Decine di migliaia di pecore muoiono sulle navi prima di raggiungere la destinazione, ma tanto sono merce di poco valore, non e' un problema. E qui ci sono le foto di come gli animali sono trattati al loro arrivo: http://www.liveexport-indefensible.com
L'associazione Animals Australia ha indetto una petizione internazionale per chiedere ai politici australiani di mettere fine a questo orrendo commercio, e di fare pressione sui ministeri egiziani affinche' vengano approvate sul posto delle leggi a protezione degli animali, oggi inesistenti.
Clicca qui per firmare la petizione!
Occorre inserire nei campi sulla destra il vostro nome e cognome nel primo, l'email nel secondo, ancora l'email, come conferma, nel terzo, e poi scegliere Italy
come nazione.
Ma, ricordate: con questa petizione si cerca di evitare una sofferenza agli animali e una violenza compiuta su di loro ancora maggiore di quella che patirebbero se queste esportazioni non venissero fatte, MA l'unico modo per salvare questi animali dalle sofferenze degli allevamenti e dal macello finale (che se anche svolto con delle regole da rispettare, sempre macello e'), non solo in Australia, ma in tutto il mondo, Italia compresa, e' non comprare nessun prodotto in lana, che sia un indumento, tappeto o quant'altro.
Qualsiasi prodotto animale implica violenza, sfuttamento e morte finale dell'animale, nessuno escluso!
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"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.