Presidio al mercato del "bestiame"

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19/03/2007

Un presidio a un "mercato del bestiame" all'interno di una fiera aperta al pubblico è molto efficace per far capire la scelta vegan...

Esistono in Italia molte fiere "tradizionali", vecchie anche di secoli, all'interno delle quali vengono allestiti dei "mercati del bestiame" in cui i condannati a morte sono esposti al pubblico: quale luogo migliore per organizzare un presidio per spiegare alla gente che fine faranno quegli animali cosi' "carini" e mostrare che questa morte e sofferenza non sono affatto necessarie?

A Carmagnola, il 10 e 11 marzo, sono stati organizzati due presidi in una fiera di questo tipo: qui sotto riportiamo la testimonianza di Luisa, che ha organizzato la manifestazione, e invitiamo tutti a provare a fare lo stesso nella propria zona, bastano 10 persone, o anche meno, che partecipino! Mandateci l'annuncio della notizia, lo divulgheremo!

Il presidio di sabato ha anche fruttato un bell'articolo su La Stampa, che, al di la' del titolo insensato, ha un contenuto ottimo a mostrare alla gente il nostro punto di vista! Disponibili anche dei filmati dei "condannati a morte".

Vitellini cuccioli, bellissimi... https://www.youtube.com/watch?v=A-IMPnZ7M1I
Altri vitelli più cresciuti https://www.youtube.com/watch?v=QfbsCMuKlJ0

(Tutti questi vengono uccisi come sottoprodotto del latte)

Testimonianza di Luisa:

Dopo aver partecipato ad un presidio davanti ad un mercato del bestiame, qualunque vegetariano e vegan comprende che è esattamente in quei posti che va portata avanti la battaglia animalista:

  • lì con i condannati a morte ancora vivi nei recinti,
  • lì con i camion della morte che vanno e vengono con il loro carico di sofferenza e sfruttamento,
  • lì di fronte a coloro che traggono profitto da allevamenti, macellazione e vendita di esseri innocenti,
  • lì, soprattutto, davanti a coloro che "non ne sanno niente", pur essendo la causa e il motivo di tutto questo trafficare: i consumatori di carne, latte e uova.

Presidiare davanti ai consumatori con la vittima ancora viva, pronta ad essere traspostata in un mattatoio, appesa ad un gancio e sgozzata, offre l'opportunità di ristabilire nella mente del "cliente del macellaio" il nesso tra bistecca (cosa ) e animale essere vivente .

Molta gente, infatti "non sa".

  • non sa cosa sia un allevamento nè cosa subiscano gli animali;
  • non sa che gli animali sono in grado di soffrire;
  • non sa delle ripercussioni dell'allevamento: danni ambientali, spreco di risorse, umani affamati e assetati ecc.
  • non sa che esistono i vegan, manifestazione vivente di uno stile di vita alternativo e senza crudeltà.

Al presidio (in 5 il sabato e in 15 la domenica) gliel'abbiamo cantata in tutte le salse, sotto il tiro incrociato di due megafoni, distribuendo centinaia di volantini, rispondendo "cortesemente" ad ogni genere di domanda (e se non mangi carne, uova e formaggio cosa mangi?).

Le persone si avvicinavano ai manifestanti con diffidenza, ma poi stavano a sentire, anzi chiedevano, volevano sapere.

Noi crediamo di aver lanciato tanti semi al posto giusto. Al mercato di Carmagnola sabato e domenica c'erano tanti animali che oggi sono probabilmennte in una cella frigorifera . Quando erano ancora vivi, parecchi degli umani che passavano davanti ai loro recinti dicevano "che carino, che bellino". Se anche UNO solo di loro avrà deciso di iniziare a percorrere un cammino per non dire mai più "che buono", noi avremo fatto "veramente" qualcosa per la liberazione delle creature più maltrattate della Terra: quelle fatte nascere apposta per essere mangiate (o prima spremute e poi mangiate e mangiati i loro figli).

Articolo - La Stampa, 11 marzo 2007

INSULTI AGLI ANIMALISTI NELLA FIERA DELLA BISTECCA

"La carne che mangi aveva occhi e bocca proprio come te". Il cartello sventolato all'ingresso del Foro Boario di Carmagnola, suona come un monito ai visitatori che entrano ad ammirare esemplari di Frisona, bovini di razza Piemontese, galline bionde, conigli grigi, fagiani e tacchini. Tra sfottò e qualche insulto, gli animalisti resistono, mostrando fotografie di torture e allevamenti "lager", parlando di alimentazione vegetariana e di benessere senza carne. "Mai assaggiata la soia? È un cibo universale, con cui si può fare di tutto: dal latte alle bistecche. È un miracolo della natura" dicono, cercando di convincere ragazzoni appena usciti di scuola che essere "vegan" è meglio. Per la prima volta alla Fiera di Primavera, 543 anni di tradizione - rassegna zootecnica e gastronomica tra le più importanti del Piemonte - approda la protesta animalista. Da una parte l'imponente esposizione commerciale di trattori e attrezzatura agricola, dall'altra la mostra di animali, orgoglio di produttori e allevatori che gareggiano per vincere i trofei dell'ingrasso. In mezzo gli animalisti, con i loro slogan.
"L'intento del presidio - spiega Luisa, attivista del gruppo AgireOra Torino - è quello di informare il pubblico sulla sofferenza e sulla morte degli animali di allevamento messi in mostra all'interno della fiera". Lei e altri quattro animalisti hanno manifestato per tre ore di fronte all'ingresso principale sfidando il "popolo della bistecca". Cinque contro una moltitudine di allevatori, sorvegliati da carabinieri e Digos. "Siamo qui per dire la nostra, per invitare la gente a riflettere che dietro a quello che scegliamo di mangiare c'è molto di più che una semplice questione di "gusto" e di preferenze personali" affermano, distribuendo volantini ai passanti. "Molti pensano che i vegetariani mangino solo insalata ma è un luogo comune - dicono -. Esistono un'infinità di cibi, sapori, piatti semplici o raffinati che non fanno danni nè agli animali nè all'ambiente. Mangiare etico non significa rinunciare al gusto".
La gente ascolta, qualcuno fa domande, altri incalzano difendendo l'adorata bistecca. Un giovane allevatore, un po' su di giri, si scaglia contro gli animalisti. Lavoriamo, non siamo criminali, fate solo provocazioni..." urla, scalciando i cartelloni fotografici. Poi se ne va, trascinato da un amico che lo rimprovera: "Lascia perdere, non metterti nei guai per quelli lì". È l'unico episodio un po' sopra le righe della giornata, che non turba però i cinque manifestanti. "Non è la prima volta, capita spesso di essere insultati..." ammettono. Anche oggi, giorno clou della Fiera di Primavera, proseguirà il presidio animalista, in mattinata, dalle 9,30 alle 12,30, all'ingresso del Foro Boario. "Probabilmente - afferma Luisa - saremo più numerosi". Quanti? "Forse quattordici".
Massimiliano Peggio

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