Importante indagine sull'olio di lino e grassi omega3

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13/04/2007

Un comunicato stampa di SSNV - Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana lancia una iniziativa per assicurare ai consumatori il rispetto della regole nella filiera di produzione dell'olio di lino, alimento che fornisce i preziosi grassi essenziali omega-3.

Gli acidi grassi omega 3 sono detti essenziali perché non possono essere sintetizzati dall'organismo umano, ma devono essere introdotti con il cibo. Sono importanti per gli effetti metabolici ipotensivi, antiaggreganti, antitrombotici ed antinfiammatori.

In natura, questi grassi si trovano in quantita' apprezzabile solo nel pesce, nelle noci e nei semi di lino. Non e' pero' praticamente possibile, ne' consigliabile, ricavarli dal pesce, in quanto significherebbe dover mangiare tutti i giorni circa 50 grammi di pesce azzurro, oppure una quantita' circa tripla di altro pesce magro. Un consumo cosi' elevato, non abituale per la maggior parte degli italiani, che lo consumano solo saltuariamente, avrebbe un impatto ambientale devastante, e potrebbe avere un maggior pericolo per la salute a causa delle eccessive quantita' di mercurio presenti nel pescato.

Sull'argomento e' stato di recente pubblicato un articolo su Ambio, la rivista dell'Accademia Reale delle Scienze svedese. Le autorita' sanitarie sono preoccupate perche' il mercurio e' una neurotossina potente, e puo' interferire nello sviluppo del cervello. Da qui l'invito delle autorita' a mantenere molto bassi i consumi di pesce per donne incinte e bambini al di sotto degli 11 anni. Anche per gli adulti il mercurio e' pericoloso: è un riconosciuto fattore di rischio per lo sviluppo della malattia di Parkinson, ed inoltre uno studio del 1995 mostra come i pescatori finlandesi, grandi consumatori di pesce, fossero piu' a rischio di malattie cardiovascolari, a causa dell'alta quantita' di mercurio ingerito.

I pesci di allevamento non sono piu' "salutari", perche', se anche contengono meno mercurio, contengono pero' un cocktail di antibiotici, farmaci in genere, sostanze chimiche presenti nei mangimi, cosicche', come tutti gli altri animali d'allevamento intensivo, diventano un concentrato di sostanze chimiche dannose.

Per questo motivo, il corretto introito di omega-3 puo' essere raggiunto, nella popolazione generale attraverso il consumo di noci (che sono state di recente protagoniste di una campagna che ne ha incentivato il consumo, quali toccasana per il cuore) e di semi di lino o olio di semi di lino: 2 cucchiaini al giorno di olio di semi di lino, oppure 1 cucchiaio di semi macinati e 30 grammi di noci, ne assicurano l'apporto quotidiano, senza nessuna preoccupazione per mercurio e altri inquinanti, anche perche' si tratta di alimenti comunemente reperibili e di produzione biologica. Per inciso, il costo degli omega-3 ricavati da questa fonte è fino a 50 volte inferiore a quello delle capsule di olio di pesce.

L'olio di semi di lino è molto sensibile al calore, e a temperature troppo elevate si denatura, perdendo la sua efficacia. Perciò, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana - SSNV si è impegnata a verificare che in tutta la filiera l'olio non venga esposto a temperature denaturanti (oltre circa i 20 gradi): l'indagine è stata condotta privilegiando la filiera dell'olio di semi di lino spremuto a freddo certificato da Agricoltura Biologica.

"Siamo convinti che a breve questo prodotto vedra' un boom di vendite" affermano gli esperti di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana - SSNV "perche' e' l'unico modo naturale, senza l'utilizzo di costosi integratori, per assicurare il giusto introito quotidiano dei grassi essenziali omega-3. Per questo stiamo contattando tutti i produttori e distributori italiani, e siamo gia' in grado di consigliare alcune marche che garantiscono la regolarità delle fasi di trasporto e/o stoccaggio."

Le marche elencate alla pagina "I prodotti consigliati" del sito VegPyramid - la piramide alimentare naturale - www.vegpyramid.info - sono quelle che garantiscono una temperatura controllata fino all'arrivo al negozio. Sta poi al consumatore privilegiare l'acquisto di questo prodotto nei negozi dove venga tenuto in frigo (specialmente nel periodo estivo), sensibilizzando i rivenditori al problema, nonche' tenere egli stesso in frigo il prodotto.

"Invitiamo i consumatori attenti alla propria salute - vegetariani e non - a visitare il sito www.vegpyramid.info per trovare queste importanti informazioni" concludono i medici di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana.

Comunicazione a cura di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana
http://www.scienzavegetariana.it - info@scienzavegetariana.it

Note:
Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana - SSNV si prefigge di fornire ai professionisti della salute e alla popolazione generale informazioni corrette sulla nutrizione a base di cibi vegetali (c.d. plant-based nutrition) e sui suoi rapporti con la salute.

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