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11/06/2007
Giappone e Islanda ci riprovano, ma al convegno CITES appena tenutosi a TheHague viene riconfermato il divieto assoluto di caccia alla balene per scopicommerciali.
Il CITES e' la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie in Pericolo, ed e' l'organismo che regola, tra le altre cose, la caccia alla balene, oggi vietata in tutto il mondo per scopi commerciali, ma ancora ammessa per "scopi scientifici". Sia il Giappone che l'Islanda camuffano da "ricerca scientifica" la loro uccisione delle balene, e non si sa bene come facciano a mantenere questa farsa pur vendendo la carne di balena nei negozi.
Se avessero ottenuto dal CITES l'ok alla caccia commerciale, avrebbero potuto uccidere senza grosse restrizioni un numero molto piu' elevato di balene, e commercializzare i pezzi dei loro cadaveri a livello internazionale. Ma ancora una volta sono stati sconfitti. La stessa risposta l'hanno avuta anche dal congresso annuale della Commissione Internazionale sulle caccia alle balene (IWC).
L'introduzione della moratoria sulla caccia commerciale alle balene risale al 1986 e in questo tempo l'IWC si e' impegnato a "valutare" la numerosita' delle balene esistenti. Giappone e Islanda vorrebbero spingere affinche' questa valutazione avesse termine al piu' presto e avesse come responso "ci sono abbastanza balene, ammazzatele pure!" ma la loro speranza e' stata delusa, e le balene possono avere ancora un po' di tranquillita'.
Fonte:
BBC News, Japanese whale request rejected, 6 giugno 2007
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