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15/01/2008
Le baleniere giapponesi stanno vigliaccamente scappando via dal Santuario delle balene inseguite da Sea Shepherd.
La flotta di baleniere giapponesi sta scappando terrorizzata dall'"Esperanza", la nave di Greenpeace e da quella di Sea Shepherd, la "Steve Irwin", che stanno con il fiato sul collo agli assassini di balene.
La Nisshin Maru sta puntando verso nord-ovest a circa 58 gradi sud e 67 gradi est, a 360 miglia a sud ovest di Heard Island. Le baleniere si stanno sparpagliando e solo la nave arpionatrice Yushin Maru viaggia in prossimità della nave macelleria Nisshin Maru.
La flotta di baleniere sta fuggendo e ha coperto più di 400 miglia nelle ultime 36 ore. Stanno uscendo dalle acque del Santuario delle Balene sperando di seminare i loro inseguitori.
"Non ho alcun dubbio sul perchè stiano fuggendo", dichiara il Capitano Paul Watson a bordo della Steve Irwin. Sanno bene che noi non li stiamo inseguendo per fargli delle foto".
L'Esperanza è vicinissima alla Nisshin Maru. La Steve Irwin si trova nel pieno dell'inseguimento e sta guadagnando terreno sull'Esperanza e sulla nave giapponese. "Questi codardi vengono in queste acque e massacrano balene innocenti e indifese per poi fuggire spaventati al primo accenno di rappresaglia. Tanto di cappello per lo spirito dei samurai, questi cacciatori vigliacchi sono davvero imbarazzanti per la loro nazione", dice il Capitano Watson. "Finché le baleniere giapponesi saranno impegnate nella fuga, nessuna balena verrà uccisa. Ma se si dovessero fermare per uccidere delle balene, li raggiungeremo", afferma lo svedese Peter Hammarstedt, Secondo Ufficiale della Steve Irwin. "E una volta raggiunti, non staremo seduti a prenderci un tè con loro – abbiamo intenzione di rendergli questa stagione di caccia indimenticabile".
La Steve Irwin con un equipaggio internazionale di 34 volontari ha carburante a sufficienza per inseguire la flotta di baleniere Giapponesi per altri 30 giorni.
Fonte
Sea Shepherd, Cowardly Whalers Running Scared Out of the Whale Sanctuary, 13 gennaio 2008
Il Capitano Watson ha risposto a questo tributo dalla nave Steve Irwin, che si trova attualmente vicino alle coste antartiche per contrastare le attività illegali delle baleniere giapponesi.
"Naturalmente sono molto onorato di essere stato incluso in un gruppo così stimato di attivisti. Apprezzo il riconoscimento e la credibilità che conferisce agli sforzi fatti dalla Sea Shepherd per proteggere e difendere i nostri oceani. Sono inoltre molto felice che sia stato incluso nell'elenco anche il mio amico Terry Tamminem, che sta compiendo un lavoro straordinario in California."
"Mi hanno etichettato in diversi modi, dei quali i piu' gentili sono stati 'pirata' e 'eco-terrorista'. Ma con la cortesia e l'educazione non si cambia nulla. Ma per cambiare le cose bisogna scuotere le gabbie, colpire delle navi e a volte affondarle, e serve una dedidizione appassionata per raddrizzare i torti e far valere la giustizia, specie se bisogna andare contro a delle leggi fatte apposta per difendere degli interessi economici. Il fatto che il Guardian riconosca tutto questo mi restituisce un po' di fiducia nell'indipendenza dei media".
Fonte:
Sea Shepherd, Captain Paul Watson Selected as One of the 50 People who can Save the Planet, 10 gennaio 2008
Traduzione a cura di Linda Possanzini
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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.