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22/01/2008
Un presidio contro una festa crudele ha anche ricevuto molta risonanza sui media locali!
Di feste paesane basate sull'ingozzarsi di animali morti ammazzati e' piena l'Italia: farsi sentire in qualcuna di queste, per educare il pubblico e far loro capire che gli animali non sono cose, e' sempre utile, e tutti lo possono fare, non serve essere in tanti. La testimonianza del gruppo di Animal Liberation di Rimini lo dimostra.
Resoconto presidio "Festa de Bagoin" - 20 gennaio 2008 - San Mauro Pascoli (FC)
Gennaio è il periodo in cui nelle campagne si uccide il maiale e se ne lavora la carne. Molte località della nostra zona celebrano questa crudele tradizione organizzando feste paesane durante le quali centinaia di persone accorrono per ingozzarsi di salsicce, ciccioli e altre schifezze cancerogene.
Una di queste sagre si è svolta domenica 20 gennaio a San Mauro Pascoli, e ci siamo andati anche noi. La cosa interessante è che già dal giorno prima sui quotidiani locali si parlava della nostra protesta, preannunciata con un bellissimo comunicato stampa pubblicato quasi integralmente. Durante la manifestazione siamo stati nuovamente intervistati e fotografati, e il giorno seguente eravamo in prima pagina. Negli articoli le parole usate erano le nostre: i maiali descritti come animali intelligentissimi e sensibili, la festa bollata come crudele e arretrata, il sindaco accusato di organizzare feste inutili e dannose invece di informare la sua cittadinanza sui rischi che comporta un'alimentazione a base di carne.
La forte attenzione della stampa ha decretato il successo della protesta, che in questo modo non è rimasta circoscritta ma è stata diffusa e ampliata, creando possibilità di discussione e riflessione.
La giornata si è svolta senza intoppi: ci siamo piazzati esattamente davanti all'entrata, con video, cartelli, volantini, maschere da maiale e l'immancabile megafono. Da cinque che eravamo, nel pomeriggio siamo arrivati a una dozzina: pochi, ma talmente scenografici e convinti da non poter essere ignorati.
Bisogna anche dire che l'età media (alta) e il livello culturale (basso) delle persone che frequentano queste sagre non costituiscono terreno favorevole per fare sensibilizzazione, e infatti molte delle reazioni al nostro sit-in sono state risatine, derisione e anche qualche "Vaff...". Ma, come già detto, l'importante è che se ne sia parlato sui giornali. In mezzo alla massa di non-pensanti c'è stato anche qualcuno che invece si è fermato a guardare il video e a chiedere informazioni. Qualcuno ha rinunciato ad entrare. Altri, dopo aver parlato un po' con noi, hanno deciso comunque di entrare alla festa... per poi uscirne assicurandoci che "Abbiamo fatto solo un giro ma senza comprare niente!!!".
Al suo arrivo, il sindaco è stato avvicinato da alcuni attivisti che, in silenzio, l'hanno circondato reggendo i cartelli e fissandolo senza dire parole creando momenti di vero imbarazzo.
Alle 18, quando la festa era ormai al termine, ce ne siamo andati: per quasi 8 ore abbiamo fatto sentire la nostra voce, la voce e il grido dei maiali dei quali in queste feste anacronistiche si celebra l'assassinio.
Ulteriori foto nella galleria fotografica:
https://www.agireora.org/gallerie/al_bagoin_01.html
La rassegna stampa sul sito di Animal Liberation:
http://www.animalliberation.it/festadebagoin.html
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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.