Simulazione didattica in medicina: un'esperienza all'Università di Padova

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21/06/2008

Tecnologie avanzate, e non inutili, obsoleti, non etici e illegali test didattici su animali.

Simulando s'impara. Lo sanno bene alla Clinica di Anestesia e Medicina Intensiva del Dipartimento di Farmacologia ed Anestesiologia dell'Università di Padova, dove dal 2007 è attiva l'Unità di Simulazione Avanzata SimulARTI (Simulazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva), una tra le più moderne in Italia.

L'unità è nata grazie all'impegno di due docenti del Dipartimento, il Prof. Giampietro Giron e il Prof. Carlo Ori, per addestrare i professionisti dell'anestesiologia e della medicina di emergenza ad affrontare svariate situazioni critiche con le tecniche più efficaci, riducendo il rischio clinico per il paziente.

Tra gli strumenti di cui dispone l'Unità di Simulazione Avanzata spicca lo Human Patient Simulator (HPS), un manichino animato di ultima generazione prodotto dall'azienda statunitense METI, l'unico attualmente presente in Italia.

HPS è in grado di imitare in maniera estremamente realistica le reazioni fisiche e fisiologiche di un paziente vero, grazie a un software interattivo basato su sofisticati modelli matematici, che simula in tempo reale la risposta cardiovascolare, respiratoria, neurologica e farmacologica di un organismo umano. Le apparecchiature collegate al manichino registrano in ogni istante le sue reazioni e le conseguenze dell'intervento medico simulato. In questo modo il personale sanitario può osservare immediatamente la risposta clinica alle proprie operazioni e imparare a correggere eventuali errori. Tutte le simulazioni didattiche vengono registrate da una telecamera e possono essere riproposte e analizzate dai medici durante lezioni frontali e discussioni di gruppo.

HPS si comporta proprio come un uomo: piange e si lamenta in risposta a un dolore, muove gli occhi, li chiude e li riapre al risveglio da un'anestesia virtuale, gli si può misurare la pressione e il battito cardiaco. La sua cassa toracica si alza e si abbassa a ogni respiro, il battito del cuore può venire alterato per simulare un'aritmia e nelle sue vene scorre un liquido simile al sangue. E' in grado di riconoscere numerosi tipi di farmaci che gli vengono iniettati, distinguendone concentrazione e dosaggio, e di rispondere alla loro somministrazione permettendo ai medici di valutarne l'idoneità.

Questo tipo di addestramento è certamente molto più adeguato alla formazione dei medici rispetto alle simulazioni su animali compiute in passato, e che qualcuno ancora si ostina a compiere, nonostante sia di fatto illegale. Infatti la legge italiana 116/1992 consente l'uso di animali nella didattica solo previa autorizzazione del Ministero della Salute, che può essere concessa solo in caso di "inderogabile necessità", il che però non si può mai verificare, perché esistono numerosi metodi didattici senza animali, anche se meno sofisticati di quello qui descritto.

Oltre ad essere illegali, i metodi che fanno uso di animali sono piuttosto grezzi, e inutili: la fisiologia dell'uomo differisce significativamente da quella di altre specie animali, così come sono diverse le patologie dalle quali l'uomo è affetto.

Molti fattori, inoltre, possono condizionare la risposta del malato a un determinato intervento. Per questo HPS mette a disposizione diversi profili predefiniti di paziente, che si possono modificare per sesso, età, etnia, condizioni fisiologiche e patologiche. Può simulare oltre 70 scenari clinici preimpostati e permette ai medici di riprodurre anche i più rari e inconsueti, cosa sicuramente impossibile durante le esercitazioni didattiche su animali.

Grazie all'Unità di Simulazione Avanzata, all'Università di Padova la formazione del personale medico può avvenire in ambiente protetto e all'interno di un contesto ospedaliero, il che consente di associare alla simulazione la pratica clinica.

La realizzazione del simulatore ha comportato un investimento importante per l'acquisto del manichino e l'allestimento della sala, del software e delle attrezzature necessarie; investimento ripagato dalla validità di questo strumento, che ora la Clinica mette a disposizione di medici esterni, anche stranieri, attraverso l'erogazione di corsi di formazione ECM. Grazie al denaro raccolto con i corsi, la Clinica può finanziare borse di studio e periodi di formazione all'estero per i giovani ricercatori.

Ulteriori informazioni:

Clinica di Anestesia e Medicina Intensiva - Dipartimento di Farmacologia ed Anestesiologia dell’Università di Padova
Video di una simulazione mandata in onda dal TGR Leonardo
Informazioni su HPS nel sito dellazienza produttrice METI (Medical Education Technologies, Inc.)

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