Proteste dei pellicciai per la campagna della Fondazione Brigitte Bardot

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25/11/2008

Secondo i pellicciai, i manifesti antipellicce sono troppo "violenti"...

La nuova campagna informativa della Fondazione Brigitte Bardot, che ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla piaga degli animali usati nell'industria della pelliccia, e' stata esposta negli ultimi giorni attorno a Parigi e varie altre citta' di provincia.

Tre immagini diverse ritraggono delle persone - una giovane donna con un gilet e borsa in pelliccia di coniglio, un ragazzo che indossa un giubbotto con un cappuccio bordato di pelliccia e una donna in pelliccia intera, in piedi davanti agli animali uccisi con un'arma in mano.

L'Associazione Francese Pellicciai, creata nel settembre 2008, ha reagito presentando un reclamo formale all'Autorita' per la Disciplina Pubblicitaria Professionale (ex BVP) che denuncia la "violenza" della campagna.

La vera violenza, tuttavia, si trova nella vita quotidiana dei milioni di volpi,visoni, cincilla' e altri animali che vivono in gabbie di metallo negli allevamenti intensivi, prigionieri in un ambiente in cui non possono esprimere il loro comportamento naturale e soddisfare i propri bisogni etologici. Questi animali, impossibilitati a scavare e nuotare come sarebbe nella loro natura, impazziscono e iniziano ad auto-mutilarsi.

L'industria della pelliccia e' altamente inquinante, come qualsiasi genere di allevamento intensivo; gli animali, dopo una vita di atroci sofferenze, vengono gasati, uccisi per elettrocuzione (con elettrodi infilati in bocca e nell'ano) o anche scuoiati vivi, come spesso accade nei mercati della Cina.

Alcuni dei produtttori hanno iniziato a indicare l'"origine tracciabile" dei loro prodotti. Tuttavia, e' stata messo in dubbio che questa tracciabilita' sia reale proprio pochi giorni fa, dopo un sequestro a Parigi di oltre 4.000 cappotti con colli e cappucci bordati di pelliccia di cane e gatto, ma che recavano tutti l'etichetta di "pelliccia sintetica".

Se e' possibile far passare la pelliccia vera per finta, deve anche essere moltofacile far passare qualsiasi genere di pelliccia per un'altra. Se in dubbio, l'approccio migliore e' di evitare di comprare pelliccia, anche se e' indicata come "sintetica", perche' spesso non lo e'.

Non dimentichiamo che 50 milioni di animali (senza contare i conigli) vengono uccisi ogni anno dall'industria della pelliccia.

Fonti:

EVANA, France/Fondation Brigitte Bardot: Anti-Fur Campaign: Causing a Commotion, 20 novembre 2008

Le immagini della campagna antipellicce - www.jeneportepasdefourrure.com

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