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19/02/2009
E' molto piu' utile fare ricerca su parti del corpo di persone morte che non sui topi vivi.
La fondazione inglese Dr. Hadwen Trust, che si occupa di ricerca medica senza uso di animali, ha accolto con favore l'appello degli scienziati per un incremento delle donazioni di cervelli umani per la ricerca medica, in particolare per quanto concerne la demenza e le altre malattie degenerative. In un articolo pubblicato sul sito della BBC viene spiegato che la disponibilita' di cervelli umani (di persone che scelgono di donare i propri organi alla ricerca dopo la morte) e' essenziale per la ricerca su queste malattie, ma che questa e' ostacolata e rallentata dalla scarsa disponibilita' di organi.
In questo articolo, il dott. Payam Rezaie dei Laboratori di Ricerca di Neuropatologia presso la Open University dichiara: "Per l'autismo disponiamo solo di una ventina di cervelli su cui fare ricerca, quando ne servirebbero almeno un centinaio per poter ottenere dei dati significativi. Ma questo e' solo un esempio: sono moltissimi i tipi di ricerca che sono ostacolati dalla carenza di organi umani su cui lavorare".
Ricordiamo che, al contrario di quanto accade per gli organi usati per i trapianti, l'uso di organi, tessuti e altre parti del corpo usate per la ricerca non pone problemi etici, perche' l'organo non deve essere prelevato a cuore battente, ma viene prelevato quando la persona e' morta a tutti gli effetti.
La dott.sa marie Janso, dell'Alzheimer Research Trust, sempre in questo servizio, ha detto che "le donazioni di cervelli possono dare un grande contributo nella lotta contro la demenza, che diventera' sempre piu' importante ed essenziale in futuro. La maggior parte dei farmaci oggi disponibili per queste malattie derivano proprio da ricerche sul cervello umano" (NdT e non dalle scimmie...).
Il dott Nicky Gordon del Dr. Hadwen Trust afferma: "Dobbiamo far crescere con urgenza la consapevolezza delle persone sull'importanza di donare non solo il cervello, ma tessuti e altri organi alla ricerca medica. E' stato dimostrato che quello che possiamo ricavare dallo studio degli organi umani e' di vitale importanza per mettere a punto nuovi trattamenti per le malattie debilitanti. Dal nostro sondaggio 'Focus sulle Alternative' e' emerso che vengono utilizzati tessuti animali, anche se molto meno attendibili, semplicemente perche' manca un approvvigionamento affidabile di tessuti umani."
Ogni anno migliaia di animali vengono uccisi al solo scopo di fornire tessuti per la ricerca. Inoltre, molte migliaia di animali (primati, innanzitutto) vengono usati come "modello" di malattie quali la malattia di Parkinson e la sclerosi multipla, inducendo loro la malattia in modo artificiale.
Fonti eticamente accettabili di cellule e tessuti umani possono sostituire immediatamente i tessuti animali, superando i problemi di estrapolazione tra le specie, e fornendo cosi' dati di maggiore rilevanza e attendibilita' per la specie umana.
Fonti:
Dr Hadwen Trust, Brain donors vital for medical research, 21 gennaio 2009
BBC, Appeal for research brain donors, 6 gennaio 2009
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