Divieto di test su animali per i cosmetici: che sia la volta buona?

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16/03/2009

Pare che una prima parte del bando ai test cosmetici entri in vigore, dopo 16 anni di attesa.

Era il lontano 1993, quando la Direttiva 93/35/CEE sul divieto di utilizzo di animali per i test specifici per i prodotti cosmetici venne proposta, ma la sua applicazione è sempre slittata di anno in anno: ogni volta che doveva entrare in vigore veniva posticipata di 2 anni; questo fino al 2003, anno in cui venne fatta slittare addirittura di 6 anni.

E' quindi con sorpresa che apprendiamo che l'11 marzo 2009 è entrato davvero in vigore il divieto (anche se parziale) di esecuzione di test su animali per gli ingredienti dei prodotti cosmetici (per il prodotto finito il divieto era già operativo).

Qui di seguito spieghiamo cosa prevede in dettaglio la Direttiva, ma attenzione: l'entrata in vigore di questa direttiva non significa che da adesso in avanti si può comprare qualsiasi marca di prodotto per l'igiene personale o make-up senza problemi. Questo potrà avvenire, se tutto va bene, forse nel 2018. Per adesso bisogna continuare a far riferimento alle marche che già da tempo aderiscono volontariamente allo Standard cruelty-free, per due motivi: primo, questa direttiva è solo parziale, e la sperimentazione su animali è ammessa ancora per 3 tipi di test (il divieto totale entrerà in vigore nel 2013, salvo ulteriori slittamenti); secondo, prima che ciascuno stato europeo la recepisca, ed entri realmente in vigore, dovranno passare ancora altri anni, quindi sarà solo ne 2018 che, nella migliore delle ipotesi, potremo veramente acquistare qualsiasi prodotto di questo tipo senza far attenzione alla marca, con la certezza che nessun test specifico per i cosmetici sia stato fatto su animali.

Cosa prevede la Direttiva appena entrata in vigore

Il settimo emendamento della Direttiva Cosmetici, approvato nel 2003, prevede:

Fase 1: entrata in vigore l'11 settembre 2004
a) Divieto di test su animali per il prodotto finito per tutti i prodotti realizzati all'interno dell'UE.
b) Divieto di vendita di cosmetici il cui prodotto finito e i cui ingredienti siano stati testati su animali al di fuori dell'UE nei casi in cui esistono metodi senza animali approvati nell'UE.

Fase 2: entrata in vigore l'11 marzo 2009
a) Divieto di test su animali per gli ingredienti realizzati all'interno dell'UE.
b) Divieto di vendita di cosmetici il cui prodotto finito e i cui ingredienti siano stati testati su animali al di fuori dell'UE, per qualsiasi tipo di test tranne quelli riguardanti 3 specifiche aree (tossicità riproduttiva, tossicità a dosi ripetute, tossicocinetica)

Fase 3: il divieto di test su animali viene esteso anche alle tre aree sopra citate.

Quindi solo nel 2013 entrerà in vigore (salvo slittamenti) il divieto a livello europeo di ogni genere di test.

Quanti e quali animli sono attualmente usati

Dai dati del 2005, risulta che in Europa oltre 5.500 animali vengono usati ogni anno per i test cosmetici. Le specie più usate sono cavie, ratti, topi, conigli. I tipi di test fatti sugli animali sono test di irritazione e sensbilità della pelle, irritazione degli occhi, tossicità acuta, cronica, mutagenicità e sviluppo fetale. I paesi in cui la maggior parte di questi test vengono fatti sono la Francia e la Spagna.

Ora questi test non potranno più avvenire (tranne per le tre aree sopra citate), e le industrie europee che anocra li effettuano dovranno sostituirli con metodi scientifici senza animali. Esistono già oggi sul mercato 8.000 ingredienti tra cui scegliere: non c'è quindi alcun bisogno di nuovi ingredienti, che implicano nuovi test su animali, si possono benissimo usare gli 8.000 già disponibili.

Oltre a vietare i test, la Direttiva vieta anche la vendita di prodotti che hanno ingredienti testati su animali dopo il marzo 2009. Questo impedirà la vendita di cosmetici prodotti e testati fuori dall'UE, spesso prodotti da aziende europee che effettuano la produzione fuori dell'UE. Finora questi test si potevano fare, se il produttore dichiarava che nessun metodo senza animali era disponibile. Ora non più, tranne per le 3 specifiche aree sopra citate.

Conclusioni

Un ulteriore passo in avanti è stato fatto, anche se con 16 anni di ritardo. E' importante però tener conto che prima che questo entri davvero in vigore serviranno anni, e bisognerà poi vedere quali controlli verranno fatti per verificare che esso sia rispettato. Nel 2013, tra 4 anni, si farà l'ultimo passo, che verrà pienamente applicato solo dopo altri anni.

La strada è ancora lunga, prima di eliminare la vivisezione anche solo in questo piccolo settore.

Per intanto, esiste un unico modo per evitare di comprare prodotti che incrementano la sperimentazione su animali, nel settore dei cosmetici: far riferimento alla lista di marche che aderiscono allo Standard cruelty-free e che si trovano alla pagina Le ditte "cruelty-free": quali sono e dove trovare i loro prodotti.

Fonti:

Dr Hadwen Trust, Ethical consumers let down despite Europe's cosmetics animal test ban, 11 marzo 2009

National Anti-Vivisection Society (NAVS), Today sees historic ban on animal testing for cosmetics in the European Union, 11 marzo 2009

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