Volantinaggio a Fa' la cosa giusta a Milano

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25/03/2010

Un utilissimo volantinaggio per comunicare che la "cosa giusta" comprende il non mangiare animali.

Testimonianza di Luca

Il volantinaggio alla Fiera "Fa' la Cosa Giusta" inizia la mattina di venerdì 12 marzo. Io e Luciente ci siamo presentati di buon'ora (poco dopo le 9.30 del mattino) dinanzi l'ingresso di via Scarampo, Fiera Milanocity. La nostra attività è quella di diffusione e divulgazione, all'interno di un evento che dimentica cosa sia "La cosa giusta" nei confronti degli animali.

Per questo abbiamo con noi un volantino intitolato "Fai una cosa davvero GIUSTA... smetti di mangiare animali!" che spiega in brevissimo i motivi di base della scelta vegan. La nostra attività inizia già davanti la Fiera, parlando e discutendo con i ragazzi che vendono libri per strada; uno di loro si mostra particolarmente interessato alle nostre parole, con continue richieste di approfondimento; quello stesso ragazzo, domenica mattina, ci ringrazierà, dicendoci di aver riflettuto molto sulla questione posta nel nostro volantino, la cui lettura lo ha convinto a non mangiare più animali!

Tornando al venerdì, fuori dalla Fiera abbiamo avuto modo di discutere anche con alcuni volontari dei banchetti che si trovavano lì fuori; con tutti il dialogo è stato costruttivo, tutti hanno riconosciuto la profonda coerenza della scelta veg*an come condizione necessaria per un reale impegno in favore dell'ambiente, sebbene nessuno di loro avesse cognizione della gran mole di dati che noi eravamo lì a presentare.

Effettuato l'ingresso in Fiera, la nostra sorpresa nel constatare le dimensioni dell'evento sono pari al nostro sbigottimento in previsione di un percorso ragionato in tanto e tale disordine organizzato; centinaia di stand si stagliano a perdita d'occhio su due immensi piani di polo fieristico! Una volta ambientati nel marasma colorato dell'evento, è sbalorditivo il clima di cordialità e convivialità che è possibile respirare: abbiamo distribuito, nel corso dei 3 giorni fieristici, quasi tutti i volantini (almeno 4000!), oltre ad altri materiali (sempre distribuiti da AgireOra) forniti gentilmente dai ragazzi di Filospinato.

Benché la prima giornata sia stata probabilmente la più pesante ed impegnativa (quasi nove ore di volantinaggio girovago in due!), è stata sorprendente l'accoglienza di espositori e visitatori; tutti erano lì per imparare qualcosa, curiosi ed aperti ad informazioni e stimoli, tesi all'interrogativo e bramosi di assorbire ogni possibile riflessione noi avessimo da proporre. Abbiamo avuto modo di parlare anche con allevatori e pastori nomadi, per tentare di far capire anche a loro il nostro punto di vista: contrariamente alle aspettative, abbiamo potuto registrare anche in loro una buona apertura alle principali argomentazioni, seppur con i limiti evidenti di un'inconciliabile divergenza fondamentale. Chissà se cambieranno vita...

Nel corso della giornata, si è unita al volantinaggio anche Roberta, fin dal primo pomeriggio sino le prime ombre del tramonto.

Il secondo giorno, io e Luciente abbiamo concordato un orario analogo alla mattinata precedente, e ci hanno raggiunto in Fiera anche Carlo, Riccardo, Ornella e Valentina. Dato il più copioso numero di attivisti ed una maggiore cognizione di spazi ed ambienti, la giornata di sabato è trascorsa in modo meno frenetico e più rilassato, pur sempre nel segno di un clima aperto e vivace e di un impegno instancabilmente teso al raggiungimento del nostro obiettivo. All'impegno culturale si sono alternati momenti di relax e condivisione, divertimento e buona compagnia; all'ora di pranzo, immancabili i panzerotti di seitan ripieni di piselli e patate!

Le persone sono state generalmente interessate alla questione della scelta vegan, in particolar modo in riferimento al problema ambientale; molte ci hanno esposto perplessità, chiesto informazioni, esperienze o espresso critiche, ma quasi sempre li abbiamo lasciati con la pulce nell'orecchio ed un sincero stimolo a compiere "la cosa giusta": smettere di mangiare gli animali!

La domenica ci siamo avviati in Fiera intorno alle 12.00, abbiamo trovato ad aspettarci Carlo e Manuel, così da iniziare fin da subito il tour informativo, ormai impratichiti dall'esperienza ed esperti nella pratica dello stand-to-stand, hand-to-hand. L'oceano di individui che ha caratterizzato la domenica è stata una sorpresa indescrivibile: se volessimo comparare l'affluenza delle tre giornate, il giorno 14 si sono radunate in Fiera più persone che nei due giorni precedenti complessivamente. La ghiotta occasione presentatasi dall'altissimo numero di persone, si è purtroppo mediata con la frenesia correlata all'affollamento. Tutto sommato, anche questa giornata ha presentato buoni risultati, ottime discussioni ed un diffuso clima di interesse generale.

Sarebbe impossibile sintetizzare tutte le esperienze di tutte le persone con cui abbiamo parlato e discusso, alle quali abbiamo dato i volantini (sarebbero nell'ordine delle migliaia), ma alcune sono state particolarmente significative. Degna di nota la frase detta dal padre di una famiglia di pastori/allevatori nomadi: "gli urbanizzati dovrebbero essere tutti vegetariani e vegani, perché voi non avete bisogno della carne, che fa pure male!".

Già, aggiungiamo noi, della carne non ha bisogno proprio nessuno, né gli urbanizzati, né chiunque altro, come d'altra parte ci dimostra la vita dei nostri nonni e bisnonni, che erano praticamente vegan e che lavoravano ben più duramente di noi...

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