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30/12/2011
Un presidio organizzato da un gruppo di animalisti vicino a Torino.
Testimonianza di Darko
Quando arrivo nella piazza del ritrovo, a Rivoli, armato di cartellone e volantini, scorgo subito una camionetta dei carabinieri e due di loro che parlano con Roberta, Carlo e Lucia altri tre attivisti che prenderanno parte al presidio. Mi chiedo se ci sono dei problemi e subito mi informo, mi rispondono che i circensi hanno già fatto sentire la loro voce, pretendendo che la nostra protesta avvenga almeno a cento metri dal tendone. Poco male, tanto la strada che porta al circo è una sola e noi possiamo benissimo rimanere distanti: gli spettatori comunque ci passeranno davanti.
Siamo solo in quattro è vero, ma l'animo è forte e il freddo non ci spaventa.
Lo spettacolo pomeridiano è iniziato alle 17:30 e perciò tra poco la gente dovrà uscire, ci sarà una pausa di una mezz'oretta e poi avrà inizio l'ultima esibizione della giornata, alle 21:00.
Mentre aspettiamo l'uscita degli spettatori, arriva un giornalista de "La Stampa" (che Roberta aveva avuto cura di chiamare), ci scatta alcune foto e si appunta le informazioni che gli diamo: spieghiamo perché siamo li, che i circhi con animali sono sbagliati, danno un esempio intrinsicamente osceno ai bambini e solidificano il non-rispetto verso gli animali nelle persone adulte, genitori compresi. Insistiamo sul fatto che i circhi devono e possono esserci, ma solo quelli SENZA animali, cioè i circhi contemporanei, di cui la scuola circense "Vertigo" di Grugliasco, cittadina situata nei pressi di Rivoli ne è la piena essenza.
Intorno alle 19:30 la gente comincia ad uscire dal tendone e subito ci accorgiamo di quante poche persone avessero assistito allo "spettacolo". Quaranta, forse cinquanta. Veniamo poi a sapere che questa è stata una delle esibizioni con più affluenza! Che la gente cominci a prender coscienza?
Il freddo comunque insiste e noi con lui, e mentre attendiamo le nuove persone per lo spettacolo della sera, altri attivisti arrivano e con loro portano uno striscione e un megafono. La nostra caparbietà nel manifestare, dapprima fa scaldare gli animi di due circensi (presumibilmente i proprietari) e successivamente li costringe a controbattere mettendo in loop un disco registrato che pubblicizza il circo, i suoi spettacoli, e i suoi animali, ponendo particolare enfasi nell'annunciare che all'interno del tendone vive persino un elefante africano di 50 tonnellate! WOW! E che ci fa a Rivoli?!?!
Infine, dopo una ventina di minuti di registrazione al massimo del volume, decidono di spegnere poichè sono già le 21:00 e lo spettacolo serale inizierà a breve.
Quando anche gli ultimi spettatori della giornata sono stati informati sulle "oscene verità dei circhi", ci salutiamo.
Il presidio è stato efficace e assolutamente non inutile.
Le reazioni della gente sono state varie, molti (quasi tutti) ringraziavano dopo aver preso il volantino, solo un paio di persone non ci hanno nemmeno guardato. In un occasione, invece, è sembrato che un ragazzo e una ragazza si sentissero leggermente in colpa per quello che stavano facendo. Ma ormai avevano pagato e non se la sentivano di rinunciare. Speriamo per la prossima volta...
La tipologia di persone che hanno assistito al circo si può suddividere nel seguente modo: per il 95% si è trattato di famiglie con bambini dai 3 ai 6-7 anni e per il restante 5% di coppie giovani dai 25 ai 35 anni.
Concludendo, penso che l'informazione che abbiamo divulgato abbia raggiunto la consapevolezza di parecchi spettatori; nel futuro sempre più persone capiranno che il circo con animali è ormai antiquato, senza valore e sopratutto sbagliato.
Grazie a tutti.
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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.