Il "filosofo vegetariano" conquista la maratona North Face Ultra Trail du Tour du Mont-Blanc

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23/09/2006

Con 158 km percorsi in 21 ore, 6 minuti e 6 secondi, l'italiano Marco Olmo si è aggiudicato la palma della vittoria della quarta edizione della North Face Ultra Traid du Tour du Mont-Blanc, dal 25 al 27 agosto scorso.

Considerata una delle ultramontane più importanti al mondo, la maratona si snoda tra Francia, Italia e Svizzera, su un dislivello di 8500 m di media. Olmo ha sbaragliato gli avversari, resistendo a temperature molto basse, mantenendo fino alla fine la prima posizione guadagnata a Champex. Nato ad Alba, nel 1948, l'atleta ha alle spalle importanti successi, tra cui il primo posto nella Desert Marathon nel 1998, 1999 e 2000, nella Dieci Comandamenti nel 2001, nella Verdon Trail nel 1999. Quella che più ama ricordare è, però, la vittoria Desert Cup del 2000, per il calore manifestato dalla gente assiepata lungo le strade per incitare i maratoneti. Alto 1,81 m per 66 kg di peso, il segreto del suo successo è, oltre che nell'allenamento quotidiano, anche nell'alimentazione. Dal 1985, infatti, Olmo mantiene la sua condizione fisica grazie ad una alimentazione vegetariana quasi vegana, senza integratori o farmaci, abitudine che gli ha fatto guadagnare il soprannome di "filosofo vegetariano". "Un animale per me non è un pasto, ma un essere vivente - spiega Olmo - e con il vegetarianesimo si risolverebbe gran parte della tragedia della fame nel mondo. La mia alimentazione si basa sui prodotti locali come facevano i nostri antenati: patate, castagne, pasta, pane, polenta, qualche volta un po' di formaggio e, come condimento, dell'olio extravergine d'oliva".

La conferma della bontà della dieta di Olmo, oltre che dai suoi risultati, viene anche dagli esperti di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana. Per supportare l'attività fisica, sia nell'allenamento che nelle competizioni agonistiche, infatti, sono fondamentali i carboidrati, che vengono utilizzati dal tessuto muscolare durante un esercizio fisico intenso e prolungato, mentre le proteine sono necessarie esclusivamente per il rinnovo e l'accrescimento del tessuto muscolare. Un'alimentazione basata su una varietà di cereali, legumi, frutta e verdura, ricchi di carboidrati e proteine, è quindi facilmente in grado di fornire il substrato energetico e tutti gli aminoacidi essenziali richiesti dall'organismo dell'atleta. Per tanto, come dimostra anche l'esempio di Olmo, diete latto-ovo-vegetariane e vegane ben bilanciate risultano del tutto compatibili con l'attività sportiva, e sono addirittura consigliabili per chi pratica sport di resistenza. In particolare la dieta vegana è la scelta migliore, perché consente di ottenere il giusto apporto proteico senza lo svantaggio di introdurre grassi animali.

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