Un presidio contro la caccia di selezione a Ovada

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25/08/2007

In tutta Italia in questo periodo si sterminano ungulati (caprioli, cervi, daini, camosci, mufloni, cinghiali) su mandato delle varie giunte regionali, e, anche se e' "normale", perche' accade dappertutto ogni anno, l'unico modo per far parlare della situazione e far sapere che e' inaccettabile, e' scendere in strada a protestare. E' stato fatto oggi in Piemonte, a Ovada (AL), davanti a un "centro di controllo".

I centri di controllo sono dei posti in cui i cacciatori portano gli animali appena ammazzati (questo solo per la caccia "di selezione") per un esame veterinario. E' un luogo simbolico per protestare, migliore di altri perche' si possono fare degli incontri ravvicinati coi cacciatori a far sapere loro la nostra opinione su di loro...

Qui di seguito il racconto del presidio di oggi. Si prevede di continuare la protesta direttamente davanti alla sede della Giunta Regionale (i mandanti del massacro), in centro a Torino, a inizio settembre. Tenetevi pronti.

Una mattinata davanti al centro di controllo

Oggi eravamo in tanti, piu' di quaranta, da varie province del Piemonte, ma anche dalla Liguria, a mostrare la nostra opposizione al massacro, e anche, si', anche il nostro disprezzo verso chi lo compie. Il massacro di 20.000 animali commissionato ai cacciatori dalla Regione Piemonte.

Il dispiegamento di forze dell'ordine, tra vigili, carabinieri, guardie forestali, era come al solito esagerato, per noi pericolosi individui armati di megafono e cartelloni... Ecco l'ingresso del centro di controllo piantonato:

Diverse testate locali, almeno 5 tra carta stampata e TV, sono venute a intervistarci, e questo e' gia' un buon risultato, perche' chi emette queste ordinanze di sterminio per fare un favore ai cacciatori preferirebbe che tutto passasse sotto silenzio per farsi i propri comodi senza dover rendere conto a nessuno... e quindi, anche se vien da dire "ma cosa protestiamo a fare in poche persone in un solo posto, per un problema che esiste da anni in tutta Italia", in realta' a pensare cosi' si sbaglia, perche' bisogna, sempre e comunque, "fare casino" quando si puo', perche' solo cosi' si riesce ad avere un po' di attenzione, e a creare problemi a chi vorrebbe che nessuno si accorgesse di quanto accade.

Ecco qui sotto alcuni manifestanti con cartelli e striscioni, e un cartellone piu' simpatico degli altri realizzato dai fantasiosi attivisti della provincia di Savona :-)

Siamo rimasti li' dalle nove a mezzogiorno, ma i cacciatori, questi uomini coraggiosi, non si sono fatti vivi, appunto perche' sapevano della nostra protesta. Solo una macchina con due cacciatori a bordo (uno giovane e uno piu' anziano) si e' avvicinata, ma appena ci ha visto ha fatto marcia indietro. Allora gli siamo andati incontro, coi nostri cartelli e megafoni, per esprimere loro il nostro disgusto per il loro "passatempo" sanguinario, e abbiamo circondato la macchina gridando "vergogna" e dicendo in varie foggie che chi si diverte ad ammazzare non e' certo una persona rispettabile ne' molto sana di mente.

Il giovane cacciatore non ha gradito e ha un po' perso la testa, accelerando per investirci (con vari carabinieri e vigili li' attorno...). Resosi poi conto che non era il caso, ha rigirato la situzione dicendo che gli avevamo rotto il vetro dello specchietto destro (che era probabilmente gia' rotto in precedenza o che magari si e' anche rotto sul momento nella confusione quando ha tentato di metterci sotto, chi lo sa) e facendo gran tragedie per questo. Uno specchietto rotto e' cosa grave, ammazzare animali invece no... Dopo un altro po' di nostre "esternazioni", i cacciatori se ne sono andati con la coda tra le gambe. La cosa buffa e' che questo episodio e' stato ripreso poche ore dopo da un'agenzia di stampa in questo modo:

OVADA (Alessandria) - Una trentina di animalisti oggi ha cercato di aggredire alcuni cacciatori al centro di controllo Atc (ambito territoriale di caccia) di Ovada, nell'alessandrino. Gli animalisti protestano contro il "piano di selezione" deciso dalla Regione per quanto riguarda gli ungulati. Un fuoristrada con a bordo due cacciatori e' stato circondato dai manifestanti e preso a pugni e calci. Il programma deciso dalla Regione prevede l'eliminazione di 4.430 caprioli. (Agr)

Eh, magari avessimo assalito i cacciatori prendendo a calci e pugni la loro auto ;-)

Ora, dopo l'appuntamento con gli esecutori, il prossimo appuntamento sara' con i mandanti, in centro a Torino, davanti alla sede della Giunta Regionale: anche se sara' in un giorno feriale, speriamo che tante persone decidano di prendersi un paio d'ore (ma basta anche un'ora) di permesso dal lavoro e venire a urlare in faccia agli amici dei cacciatori cosa pensiamo di loro... i governanti locali dovranno pur essere resi edotti di quel che pensa la gente, no?

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