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10/10/2006
Nel giro di tre settimane, grazie a proteste e diffide, due feste localiche prevedevano altrettante corse degli asini, sono state annullate!
Purtroppo, sono tante le feste paesane che prevedono l'uso di animali, per farli correre (cavalli, asini, di solito) o per maltrattarli in altro modo. Il semplice fatto che gli animali ci siano, e' gia' maltrattmento, perche' di certo gli animali se potessero scegliere non starebbero in mezzo a persone rumorose che fanno fare loro cose del tutto innaturali, quando non addirittura li sottopongono a fatiche insopportabili, o a situazione pericolose, o a morte certa.
Ogni volta che si viene a sapere di una queste feste, dunque, ci si attiva per protestare. Spesso le proteste non portano a niente, altre volte posrtano a una maggior attenzione degli organizzatori all'incolumita' degli animali (non per amore verso gli animali, ma solo per paura di denunce), e cosi' e' successo per esempio in una corsa degli asini vicino a Torino, e una "corsa delle rane" in Emilia Romagna, che alla fine e' stata praticamente annullata durante lo svolgimento. Altre volte ancora si riesce invece ad impedire in toto la manifestazione.
Cosi' e' stato appunto in due casi, il 17 settembre 2006 a Castellarano (RE) e l'8 ottobre 2006 a Palagianello (TA). In entrambi i casi ci sono state molte proteste via mail inviate alle istituzioni locali e ai giornali, e una diffida inviata da associazioni locali al Comune e agli organizzatori.
In entrambi i casi infatti le manifestazioni non erano del tutto in regola: a Reggio Emilia perche' il terreno non era adatto alle corse, a Taranto perche' il terreno non era adatto e perche' gli organizzatori non avevano nemmeno richiesto il permesso dell'ASL!
Quindi, corse annullate, e animali salvati da maltrattamenti e possibili ferite anche gravi (o fatali)! Inoltre, e' stata anche un'ottima occasione per fare divulgazione: in Emilia, tutto il paese era tappezzato di cartelloni che dicevano che per la tutela e il rispetto degli animali il palio dei ciuchi era stato annullato, lasciando il posto al "primo palio degli scarriolanti"! A Taranto, vari giornali e TV locali hanno parlato molto della questione, riportando le nostre ragioni, il giornale "Corriere del Giorno", di Taranto e Provincia, ha riportato un'intera pagina con varie lettere che molti attivisti hanno scritto.
Tutto cio' dimostra che bisogna sempre mobilitarsi, mai stare zitti: in certi casi si raggiunge l'obiettivo, in altri si costringe chi di divere a fare piu' attenzione, in altri ancora si solleva semplicemente il problema e si fa in modo che i mezzi di comunicazione ne parlino, il che e' sempre e comunque utile per il futuro!
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