L'orsa Jurka ancora prigioniera

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19/10/2007

Nonostante la manifestazione molto partecipata di sabato 13 ottobre, sulla sorte dell'orsa Jurka non sembra ci siano per ora buone speranze.

Il 13 ottobre erano in tanti alla manifestazione, organizzata dal Movimento Vegetariano "No alla caccia", che chiedeva la liberazione dell'orsa Jurka, catturata e tenuta in un recinto davvero troppo piccolo per lei. E 14.000 erano le firme sulla petizione che chiedeva la stessa cosa.

La storia dell'orsa Jurka e' emblematica e mostra come gli umani abbiano ormai perso ogni contatto con la realta' nel loro delirio di onnipotenza, che fa ritenere loro lecito usare gli altri animali - esseri senzienti come noi - come se fossero dei giocattoli.

L'orsa Jurka e' stata infatta portata in Italia per una precisa scelta delle istituzioni locali, all'interno di un progetto di reintegrazione degli orsi nelle Alpi del Trentino – chiamato Life Ursus – finanziato in parte dall'Unione Europea. Con questo progetto sono stati introdotti in Italia 9 orsi prelevati dalla Slovenia. Nel corso di 6 anni, da 13 cucciolate sono nati 27 piccoli. Jurka, una delle 6 femmine, ne ha messi al mondo 5.

L'orsa Jurka prigioniera

Ma adesso si scopre che questi "giocattoli pelosi" non ci piacciono piu' molto, e, come bambini capricciosi, li vogliamo gettare via. Cosi', il 29 giugno Jurka è stata catturata e messa in un recinto nel Santuario di San Romedio in Val di Non. La cattura è stata giustificata con il pretesto che Jurka avrebbe avuto un'eccessiva confidenza con l'uomo e avrebbe causato diversi danni per procurarsi cibo, rovinando alverari, rovesciando cassonetti delle immondizie e rubando una pecora e alcune galline, avvicinandosi così troppo ai centri abitati (che a volte sono in realtà rifugi di montagna che hanno invaso il suo spazio vitale naturale).

Jurka e' stata messa in un recinto molto piccolo per le esigenze di questa specie, che in natura cammina per molto chilometri al giorno. Eppure Jurka e gli altri orsi non si sono mai dimostrati aggressivi nei confronti dell'uomo.

Perche' attivare un progetto di ripopolamento, se poi gli animali coinvolti non vengono lasciati vivere liberi? Che senso ha? Cosa ci crediamo di essere, noi umani, per giocare con la vita degli altri animali?

Nonostante le tante proteste da tutta Italia, Jurka rimane in un recinto troppo piccolo, e, ancora peggio, si e' venuto a sapere che sabato 13 ottobre, di mattina presto, con un blitz dei forestali a S. Romedio, Jurka è stata prima narcotizzata e poi sterilizzata. A quanto si sa, questa e' la quinta volta in tre mesi e mezzo che Jurka viene narcotizzata, e questo e' davvero pesante ed estremamente invasivo per un animale selvatico. Tutto questo, assieme alla prigionia in un luogo troppo piccolo, fa concludere che Jurka sia sottoposta a un vero e proprio maltrattamento. In Italia, esiste una legge contro il maltrattamento, ma evidentemente le istituzioni non si danno pena di rispettarla. Ne' danno risposte su quale sara' la sorte di questo animale.

Facciamo sentire la nostra opinione, e chiediamo, ancora, la liberazione di Jurka scrivendo alle istituzioni locali, nazionali e per conoscenza ai media. Bastano poche righe, per spiegare come la pensiamo sul'argomento.

Scriviamo a:

ZanonE@consiglio.provincia.tn.it, claudio.groff@provincia.tn.it, segr.pres@provincia.tn.it, lorenzo.dellai@provincia.tn.it, orso@pnab.it, PECORARO_A@camera.it, lettere@trentinocorrierealpi.it, redazione@corrieredeltrentino.it, p.giovanetti@ladige.it, info@consiglio.provincia.tn.it

oppure, usando il ";" come separatore:

ZanonE@consiglio.provincia.tn.it; claudio.groff@provincia.tn.it; segr.pres@provincia.tn.it; lorenzo.dellai@provincia.tn.it; orso@pnab.it; PECORARO_A@camera.it; lettere@trentinocorrierealpi.it; redazione@corrieredeltrentino.it; p.giovanetti@ladige.it; info@consiglio.provincia.tn.it

Chi vuole puo' dire la sua sul blog:
http://ferrari-trento.blogautore.repubblica.it/2007/10/15/jurka-libera/

Per rimanere aggiornati sulla vicenda, si faccia riferimento al sito del Movimento Vegetariano "No alla caccia":
http://www.no-alla-caccia.org/

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