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29/11/2007
Un presidio con tanti striscioni e cartelloni per informare i passanti.
I presidi sono sempre un ottimo modo per essere visibili e parlare delle nostre istanze: a Roma il 17 novembre 2007 si e' tenuto un presidio per informare i passanti sulla scelta vegetariana e vegan, riportiamo qui la testimonianza di Giovanna.
Testimonianza di Giovanna
Il presidio sul tema del vegetarismo si è svolto di sabato pomeriggio in pieno centro a Roma, a largo Goldoni, all'incrocio tra via del Corso e via Condotti, dove il flusso di persone nelle ore pomeridiane è altissimo e la visibilità è senz'altro garantita.
Verso le 15 abbiamo allestito i nostri striscioni "DIVENTA VEGETARIANO", "BASTA MACELLI" e altri cartelli "CONOSCI IL PREZZO DELLA CARNE CHE MANGI?" o "PER PIACERE NON MANGIARMI", "arredando" poi tutto largo Goldoni con altri cartelli più piccoli con aforismi di scrittori e filosofi del passato, attaccandoli agli angoli dei palazzi. Secondo una stima approssimativa eravamo circa 20 persone.
La "popolazione" intercettata, molto folkloristica come potrete immaginare, con orrendi cappucci bordati di folte pellicce vere, corrisponde alla categoria a cui piace molto fare shopping, con un'alta percentuale di ragazzi giovanissimi che si sono sentiti in dovere di fare le loro spiritosissime battute alla vista degli striscioni. Questi, in particolare, sono un target di persone quindi distante anni luce dall'idea di prendere in considerazione la possibilità di ridurre il consumo di carne, figuriamoci di eliminarla del tutto, per non parlare poi di non consumare latte e uova, ma non erano certo solo queste le persone che passano di li'.
Il luogo è stato scelto per il grande afflusso, ma anche per provare a lanciare dei messaggi sul rispetto degli animali ad un pubblico più "difficile", con una mentalità molto radicata nei luoghi comuni ("la carne non si può eliminare, è necessaria per la crescita", "la diffusione di una cultura vegetariana può essere molto pericolosa", "l'uomo è onnivoro, non vegetariano", ecc, ecc..) pure sapendo che non era possibile avere un riscontro di completa approvazione.
Ma cosi' abbiamo fatto vedere che ci siamo, e alle persone con mentalità più aperta abbiamo potuto illustrare le nostre ragioni, a volte credo con successo, avendo cioè la sensazione che il messaggio fosse passato. Abbiamo anche proiettato delle immagini sulla condizione di sfruttamento degli animali tenuti prigionieri negli allevamenti intensivi, sulla loro uccisione cruenta e dolorosa...
Grazie a tutti della partecipazione e speriamo di essere sempre di più la prossima volta!!!
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