Latte e uova: perché uccidono

23/01/2020

Gli si legge in faccia: rimangono colpiti e incuriositi dal titolo inquietante che abbiamo dato al nostro opuscolo: Latte e uova: perché uccidono. Se lo indicano l'un l'altro, lo sfogliano, chiedono: "Lo posso prendere?" (certo che sì!). È quello che succede a chi si avvicina ai nostri stand o tavoli informativi per esaminare i tanti opuscoli e volantini che offriamo. Uno dei più richiesti è proprio questo.

Uccidono noi?

Quasi tutti pensano che "uccidere" significhi che uova, latte e derivati (tutti i formaggi e latticini) sono molto dannosi per la nostra salute. È verissimo, consumarli aumenta di molto il rischio di sviluppare le malattie croniche principale causa di morte in Italia (e in tutti i paesi "ricchi"). Quindi, sì, il consumo di latticini e uova uccide anche noi, alla lunga, ma il titolo non si riferisce a questo.

Uccidono gli animali

"Uccidono", nel titolo dell'opuscolo, si riferisce in primo luogo all'uccisione di massa, diretta e immediata, di pulcini, galline, mucche e vitelli, allevati per la produzione di uova e di latte; alimenti che, nell'immaginario di quasi tutti, non sono frutto di violenza e di morte. Dato che invece lo sono, c'è bisogno di spiegarlo: è questo il fine del nostro libretto.

Per produrre latte e uova, un numero enorme di animali è ucciso in modo tremendo, da incubo: esattamente allo stesso modo in cui sono macellati gli animali "da carne".

L'uccisione e preceduta da una "vita" in cui gli animali si consumano nel dolore e nella sofferenza. Con rassegnazione derivante dall'impotenza, ma è una rassegnazione che non consente di ottenere un minimo di pace, perché le condizioni di vita sono troppo dolorose.

Il dolore fisico è costante, così come la sofferenza e l'angoscia, perché mancano tutte le condizioni che rendono vivibile l'esistenza: manca la luce del sole; manca l'aria fresca, perché nei capannoni, mai puliti, c'è solo quella resa irrespirabile dalle esalazioni dei loro stessi escrementi; manca lo spazio per muoversi; mancano le normali relazioni sociali coi loro simili, mancano gli affetti e il senso di sicurezza.

Tutto questo è negato agli animali degli allevamenti per la produzione di uova e latte, esattamente come a quelli allevati con lo scopo primario di produrre carne. E la loro ricompensa finale, dopo uno sfruttamento che va dai 6 mesi ai 4-5 anni, è una morte terrorizzante al macello. Anche loro diventeranno "carne". Tranne i pulcini maschi, che invece diventano "rifiuti": sono tritati vivi appena nati.

Il nostro opuscolo racconta tutto questo ed evidenzia che la colpa non è solo degli allevatori. La responsabilità è di chi questi prodotti li acquista: il mandato a tanta violenza viene dato dal nostro portafoglio e sta a noi revocarlo, smettendo di acquistare uova e latticini.

L'opuscolo chiarisce inoltre che quella delle "galline allevate a terra" è una falsa soluzione, una presa in giro: non esistono uova "senza crudeltà". Così come non esistono formaggi ottenuti senza uccidere.

Cucinare senza uccidere nessuno

Non sveliamo solo i lati oscuri, ma offriamo anche alternative e soluzioni pratiche: l'opuscolo insegna a fare a meno delle uova in cucina e come sostituire latte e latticini.

Soprattutto le uova sembrano essere un grande ostacolo psicologico per molte persone. Non sanno rinunciarvi, un po' perché le credono necessarie in tante ricette, specie nei dolci, un po' perché non si capacitano del fatto che ottenere uova comporti così tanta sofferenza e lo sterminio di così tanti animali: pulcini appena nati e galline dopo lo sfruttamento.

Eppure la realtà è questa, occorre venirci a patti, accettarla: per decidere di non essere più parte del problema, ma della sua soluzione, e contribuire a salvare la vita a quei 50 milioni di animali che l'industria delle uova uccide ogni anno.

Niente paura, è più facile di quel che sembra: il nostro opuscolo fornisce tantissimi "trucchi in cucina" per realizzare maionese senza uova, frittate, simil-uova strapazzate, crepes, e tantissimi dolci di ogni genere, incluse le meringhe! Offre tante ricette di "simil-uova vegan" per chi dalle uova fatica a staccarsi.

E per tornare all'interpretazione iniziale: sì, "latte e uova uccidono" anche noi, promuovendo lungo l'arco della nostra vita malattie invalidanti e mortali. L'opuscolo spiega anche questo, con dati scientifici illustrati in modo semplice. E le alternative che offre servono anche a salvare la nostra, di vita, non solo quella degli animali.

Leggilo e diffondilo

Per chi ancora è vegetariano è una lettura utilissima: consente di fare il passo che manca verso la scelta vegan e di rendersi conto di quanto esso sia semplice e necessario, perché da vegetariani si continua purtroppo a uccidere tanti animali, specie col consumo di uova.

L'opuscolo può essere scaricato gratuitamente in pdf oppure ordinato in versione cartacea, per la distribuzione in stand informativi, conferenze, o in locali pubblici, biblioteche, circoli, ecc.

Leggilo, richiedilo, distribuiscilo: vedrai che attirerà molte persone, incuriosite dal titolo, che inizieranno a porsi, finalmente, qualche dubbio, anziché continuare a credere alla propaganda dell'industria del latte e delle uova.

Vai all'opuscolo

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