Non facciamo i "vegan solo a casa"!

23/02/2022

di Marina Berati

Tempo di lettura: 5 minuti

In oltre 25 anni di vita vegan, sulla base della mia esperienza personale ma anche di scambio di idee con altre migliaia di persone vegan, mi sono convinta che quello dei rapporti con gli altri sia l'unico aspetto che può crearci qualche difficoltà nel momento in cui facciamo questa scelta di vita. Il resto è semplice, perché si tratta solo di un cambio di abitudini: si decide e si fa.

Ma quando entrano in gioco anche gli altri, i nostri parenti e amici, ci vengono mille dubbi e remore. E così qualcuno può finire per diventare "parzialmente vegan": vegan quando mangia per conto suo, non-vegan quando è invitato a casa d'altri. Questa non è una buona idea... se cadiamo in questa trappola poi è difficile uscirne e diamo anche un messaggio sbagliato.

Informare gli altri della nostra scelta e far sapere che certe cose non le mangiamo più - ma ne mangiamo moltissime altre! - è fattibile senza tanti problemi, non è certo una tragedia (quella degli animali uccisi per portare in tavola i loro "prodotti" sì, lo è).

Perfino mia nonna, al tempo, si è abituata in pochi mesi. Certo, all'inizio aveva dei dubbi e allora chiedeva ai miei genitori: "Ma questo la Marina lo può mangiare?!". Ma solo all'inizio. E anche se forse non ha mai capito il perché, ha capito il come, e raramente è capitato che si sbagliasse in qualche ingrediente.

Allora, quali paure abbiamo? Se temiamo di essere troppo invadenti a porre dei vincoli sul menù, consideriamo che:

  • Consumare ingredienti animali è una violenza verso gli animali e verso noi stessi, verso le nostre convinzioni. Questo è ben più invasivo del chiedere a chi ci invita di evitare certi ingredienti per un pasto ogni tanto.

  • Anche per chi è onnivoro, mangiare in ogni singolo pasto ingredienti animali è un'esagerazione: non siamo noi gli esagerati, sono loro!

  • Evitare cibi animali fa solo del bene a tutti i commensali: non stiamo facendo danni a nessuno, anzi.

  • Ti piacerebbe invitare una persona a cena e prepararle piatti che non gradisce e che lei mangia lo stesso "per educazione"? A me, no, per niente! Vorrei sapere cosa le è sgradito, per evitarlo. Questo vale a maggior ragione nel caso della scelta vegan, perché non è in gioco solo il gusto personale, ma motivazioni profonde.

  • Viceversa, se chi ci invita si lamenta perché poniamo un "vincolo" al suo menù, pensiamo una cosa: noi lo facciamo "per educazione", ma invece il nostro ospite, comportandosi così, di educazione verso di noi non ne dimostra affatto. E quindi perché farci problemi?

Se poi il timore è quello che ci facciano domande o inizino con dei tormentoni, armiamoci di pazienza: prima o poi dovremo comunque dirlo e spiegarlo. Via il dente, via il dolore, nel giro di pochi mesi tutti si abituano, non è nulla di che! Non serve spiegare chissà che cosa, se non abbiamo voglia di farlo: questa è la nostra scelta, i motivi sono quelli, non servono l'approvazione e la comprensione altrui.

Altri svantaggi del comportamento non-vegan fuori casa sono:

  • Gli altri non rispetteranno mai la nostra scelta, se vedono che la mettiamo da parte così facilmente.

  • Di conseguenza, facciamo un danno a tutti gli altri vegan, perché facciamo credere che questa scelta non sia una cosa seria.

  • Facciamo passare l'idea errata che mangiare vegetale sia difficile o poco appetibile: anche questo è un danno, perché contribuiamo a diffondere informazioni sbagliate.

Allora, come fare nelle pratica? Io suggerisco questo:

  • Spieghiamo con tranquillità a chi ci invita, con anticipo, cosa NON mangiamo e facciamo degli esempi di piatti tradizionali già vegan o facilmente "veganizzabili".

  • Facciamoci raccontare il menù che avrebbero preparato e diamo dei suggerimenti pratici su come modificare alcune ricette.

  • Spieghiamo che ci basta anche un solo piatto, più abbondante, per non dover modificare tutte le ricette.

  • Offriamoci di portare qualcosa noi, da far assaggiare a tutti.

Se dopo tutto questo, qualche parente o conoscente ancora fa storie... le avrebbe fatte comunque, per qualsiasi altra nostra decisione che non gli piace, non è una questione di scelta vegan. È una persona irrispettosa e invadente. Perché preoccuparci del suo giudizio?

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